L’incontro tra l’Assessora all’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, Elena Mazzoni, e il nuovo Presidente di Lepida ScpA, Davide Conte, si configura come un momento cruciale per delineare il futuro digitale del territorio regionale. Al di là di una semplice presa di contatto, il confronto ha rappresentato un’occasione strategica per riaffermare la centralità della transizione digitale come motore di crescita, competitività e, soprattutto, coesione sociale, elementi imprescindibili per lo sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna.Il ruolo di Lepida, cooperativa multiservizi leader nel settore ICT, è stato riconosciuto come pilastro fondamentale per l’innovazione regionale, con l’obiettivo di consolidare infrastrutture digitali resilienti e servizi sempre più accessibili a cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche. La discussione ha approfondito le dinamiche complesse che caratterizzano la digitalizzazione delle PMI, vero e proprio tessuto connettivo dell’economia emiliano-romagnola. Non si tratta solo di adottare nuove tecnologie, ma di implementare un approccio olistico che comprenda la formazione del personale, l’ottimizzazione dei processi aziendali e la capacità di interpretare i dati per guidare decisioni strategiche. Un’adozione tecnologica mirata si traduce in un incremento della produttività, un miglioramento della competitività globale e, in definitiva, una maggiore capacità di innovare, elementi vitali per la resilienza economica.Un aspetto cruciale emerso è la necessità di evitare che la trasformazione digitale lasci indietro fasce di popolazione o aree geografiche. L’inclusione digitale non è solo una questione di accesso alla connettività, ma implica anche lo sviluppo di competenze digitali adeguate per tutti, dalla popolazione anziana ai giovani, dai lavoratori a chi è in cerca di occupazione. Si tratta di abbattere barriere culturali, economiche e geografiche, garantendo pari opportunità di accesso alle risorse e ai servizi digitali, con particolare attenzione ai territori più marginali e alle comunità svantaggiate.Il dialogo ha inoltre sottolineato l’importanza di un modello collaborativo e sinergico tra il settore pubblico e il privato. La digitalizzazione non è un compito che può essere affrontato da soli; è necessaria una partnership solida e duratura, basata sulla condivisione di competenze, risorse e obiettivi. Questo approccio consente di accelerare lo sviluppo di servizi innovativi, creare un ecosistema digitale aperto e competitivo, e massimizzare l’impatto delle iniziative di trasformazione digitale. L’obiettivo è la creazione di un ambiente favorevole all’innovazione, alla nascita di nuove imprese e alla creazione di posti di lavoro qualificati, contribuendo a rafforzare la posizione dell’Emilia-Romagna come regione all’avanguardia nel panorama digitale europeo. Si punta a un modello digitale che non sia solo tecnologicamente avanzato, ma anche etico, sostenibile e orientato al benessere dei cittadini.
Emilia-Romagna: Mazzoni e Conte per una transizione digitale inclusiva.
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