L’avvicinarsi del Ferragosto, data simbolo di svago e attività all’aperto, in Emilia-Romagna innesca una risposta coordinata e intensificata per la prevenzione e la gestione degli incendi boschivi, una sfida sempre più complessa in un contesto di cambiamenti climatici.
La Regione ha attivato un sistema di protezione articolato su più livelli, che coinvolge diverse componenti delle forze dell’ordine e del soccorso, puntando a garantire la sicurezza di residenti e milioni di turisti che frequentano il territorio.
Un pilastro fondamentale è rappresentato dalle nove squadre di Vigili del fuoco, dislocate strategicamente in ciascuna provincia, supportate da un esercito di quasi 900 volontari, organizzati in 90 squadre operative e coordinate da 18 pattuglie dei Carabinieri Forestali.
L’aria è ulteriormente sorvegliata da un elicottero del reparto volo Emilia-Romagna, potenziato a due unità nei momenti di più alta criticità, garantendo una capacità di intervento rapido e una visione aerea del territorio, fondamentale per individuare tempestivamente focolai e monitorare le condizioni meteorologiche.
La prevenzione assume un ruolo centrale nella strategia di mitigazione del rischio.
A rafforzare il dispositivo esistente, due nuovi presidi di vigilanza sono stati istituiti lungo il litorale ravennate e ferrarese, aree particolarmente esposte al rischio di incendi causati da comportamenti imprudenti, come falò non controllati.
Parallelamente, due presidi rurali dei Vigili del fuoco saranno operativi all’interno del Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna e nel Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, ambiti di elevato valore naturalistico e ambientale, dove la salvaguardia della biodiversità e la protezione delle comunità locali sono priorità assolute.
La fascia pedecollinare bolognese, storicamente vulnerabile agli incendi, beneficia di un incremento della vigilanza itinerante da parte dei volontari di Protezione Civile, un intervento mirato a monitorare costantemente l’area e a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di adottare comportamenti responsabili.
L’attenzione non si limita alla sola prevenzione; si investe anche nella formazione e nell’addestramento del personale, con simulazioni periodiche per affinare le procedure operative e migliorare la capacità di risposta in caso di emergenza.
Il sistema di protezione è alimentato da una rete di comunicazione e scambio di informazioni, che consente una rapida condivisione di dati e una coordinazione efficace tra le diverse componenti operative.
L’obiettivo primario rimane la tutela del patrimonio naturale, la sicurezza delle persone e la salvaguardia del territorio emiliano-romagnolo, un impegno costante in un contesto di crescente fragilità ambientale.