Ferrara si appresta a coordinare un’ambiziosa iniziativa europea, un progetto pilota volto a sviluppare un’infrastruttura innovativa per la raccolta, l’analisi e la condivisione di dati ambientali.
Questa piattaforma, finanziata dal prestigioso programma Horizon, si configura come uno strumento cruciale per le città impegnate nella mitigazione del cambiamento climatico, nella lotta all’inquinamento atmosferico e nella salvaguardia della biodiversità, risorse sempre più vitali per la resilienza urbana.
Il progetto, che coinvolge attivamente Ferrara, Graz (Austria), Leuven (Belgio) e Saragozza (Spagna), mira a superare le tradizionali barriere all’accesso alle informazioni ambientali.
L’obiettivo è realizzare un sistema in grado di aggregare, in maniera automatizzata, dati provenienti da fonti eterogenee, sia pubbliche che private, aprendo la strada a una gestione più efficiente e consapevole del territorio.
Questo approccio trasformativo non si limita alla semplice raccolta dati, ma aspira a creare un ecosistema informativo integrato, capace di fornire insight significativi per la definizione di politiche ambientali mirate.
La collaborazione tra enti pubblici e privati è un pilastro fondamentale di questa iniziativa.
Regione Emilia-Romagna, Arpae (Agenzia Regionale per l’Ambiente), Gruppo Hera (leader nel settore dell’energia e del ciclo idrico integrato), il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e FerraraTua, rappresentano un partenariato strategico che unisce competenze tecniche, risorse finanziarie ed esperienza sul campo.
Questa sinergia favorisce lo sviluppo di soluzioni innovative, adattabili alle specifiche esigenze di ciascuna città pilota e replicabili su scala più ampia.
Il valore aggiunto del progetto risiede nella sua capacità di estrarre conoscenza da dati apparentemente dispersi e frammentati.
Trasformare serie temporali di misurazioni, immagini satellitari, dati relativi ai consumi energetici e statistiche demografiche in informazioni actionable, è la chiave per un’azione efficace.
Il sistema proposto permetterà, ad esempio, di ottimizzare la gestione dei rifiuti attraverso la previsione dei volumi da smaltire, di migliorare la qualità dell’aria grazie all’identificazione delle fonti di inquinamento e di promuovere forme di mobilità sostenibile grazie all’analisi dei flussi di traffico.
Regione Emilia-Romagna contribuirà attivamente al progetto, mettendo a disposizione piattaforme digitali essenziali per la gestione degli attestati energetici degli edifici e dei certificati degli impianti termici, elementi cruciali per la transizione verso un modello energetico più efficiente e sostenibile.
Questa iniziativa non solo rappresenta un’opportunità di sviluppo tecnologico, ma anche un esempio concreto di come l’innovazione, la collaborazione e la condivisione delle conoscenze possano contribuire a costruire città più resilienti, vivibili e rispettose dell’ambiente, come sottolinea il vicepresidente regionale Vincenzo Colla, evidenziando l’importanza di un approccio integrato e partecipativo che coinvolga tutti gli attori del territorio.
L’esperimento ferrarano si pone come modello di buone pratiche da replicare in altri contesti urbani, promuovendo un cambiamento culturale verso una maggiore consapevolezza ambientale e una gestione del territorio più responsabile.