Il Festival del Tortellino, giunto alla sua tredicesima edizione, si configura come un pilastro dell’identità bolognese, un evento non solo di celebrazione culinaria, ma di profonda riflessione sulla storia, l’artigianato e il legame profondo che unisce la comunità al suo simbolo gastronomico.
L’assessore alla Scuola e alla Pace del Comune di Bologna, Daniele Ara, ha sottolineato come questa manifestazione rappresenti un’opportunità imprescindibile per valorizzare un patrimonio culturale immateriale, un tessuto connettivo che intreccia generazioni e proietta Bologna nel mondo.
Il tortellino, ben oltre la sua apparente semplicità, incarna una storia millenaria, un caleidoscopio di influenze e innovazioni che si sono sedimentate nel corso dei secoli.
Dalle prime tracce di pasta ripiena, probabilmente di origine orientale, alle sofisticate varianti attuali, il tortellino testimonia la capacità di adattamento e creatività dei cuochi bolognesi, custodi di un sapere tramandato oralmente e perfezionato con passione.
Questa evoluzione continua, che vede coesistere la ricetta tradizionale, rigorosamente legata al disciplinare De.
Co.
, con interpretazioni audaci e sperimentali, è un elemento fondamentale per comprendere la vitalità della cultura gastronomica bolognese.
Il Festival non si limita a offrire una degustazione di venti ricette diverse, dal classico tortellino in brodo di cappone a rivisitazioni sorprendenti con ingredienti ittici, prodotti del sottobosco o opzioni vegetariane.
Si propone come un vero e proprio laboratorio culturale, un luogo di incontro tra produttori, ristoratori, esperti di storia della gastronomia e appassionati.
L’obiettivo è quello di contrastare la superficialità del dibattito alimentare, spesso dominato da mode passeggere e informazioni distorte, promuovendo una narrazione accurata e apprezzativa del tortellino e, più in generale, della cucina bolognese.
Riconoscendo l’importanza di preservare e promuovere la De.
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ottenuta nel 2021, il Festival rende omaggio a Giacomo Garavelli, figura chiave nella genesi dell’evento.
La sua visione pionieristica, che nel 2012 ha acceso la scintilla di una giornata interamente dedicata al tortellino, ha contribuito a elevare questo piatto da semplice prelibatezza a vero e proprio simbolo di Bologna, un ambasciatore di eccellenza nel panorama gastronomico internazionale.
Il Festival si conferma, così, come un momento di festa, di memoria e di sguardo rivolto al futuro, un’occasione per celebrare un patrimonio culturale che continua a nutrire l’anima e il palato di Bologna e del mondo.