giovedì 2 Ottobre 2025
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Frana a Palagano: Emergenza, Aiuti e Ricostruzione in Emilia-Romagna

La comunità di Palagano (Modena) sta affrontando una fase critica a seguito della riattivazione della frana di Rio della Lezza, in località Boccassuolo, un evento che ha impresso un solco profondo nel tessuto sociale ed economico del territorio.
La dinamica, innescatasi il 14 marzo 2025, ha comportato l’evacuazione precauzionale di residenti e l’isolamento della frazione La Lissandra, evidenziando la vulnerabilità di un’area montana già a rischio dissesto idrogeologico.
La gravità della situazione, che si configura tra le principali emergenze attive in Emilia-Romagna, ha reso necessaria una risposta immediata e strutturata da parte delle istituzioni.
Il Presidente della Regione, Michele de Pascale, in qualità di Commissario Delegato, ha firmato un decreto cruciale che definisce le linee guida per l’erogazione di aiuti economici mirati a mitigare l’impatto devastante sulla popolazione e sulle attività produttive locali.
Il provvedimento prevede un sostegno economico per i nuclei familiari che hanno visto compromessa l’abitazione principale, con un massimale di 5.000 euro, e un contributo più consistente, fino a 20.000 euro, destinato a favorire la ripresa delle attività economiche, vitali per il rilancio del territorio.
La modulistica necessaria per la richiesta di risarcimento è stata inclusa nel decreto stesso, semplificando il processo di accesso ai fondi.
La dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale, avvenuta il 30 giugno 2025 con uno stanziamento iniziale di 3,8 milioni di euro dal Fondo per le emergenze nazionali, ha rappresentato un segnale tangibile dell’attenzione nazionale verso la situazione.
La sottosegretaria con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini, ha sottolineato l’importanza di avviare rapidamente la procedura di presentazione delle domande da parte dei privati, riconoscendo la fragilità delle famiglie e la necessità di sostenere la resilienza economica del territorio.

Oltre al supporto finanziario immediato, l’evento ha riacceso il dibattito sull’importanza di una gestione più efficace del rischio idrogeologico in Emilia-Romagna.
La complessità del territorio montano, caratterizzato da geologie instabili e intense precipitazioni, richiede un approccio integrato che combini interventi strutturali di consolidamento del versante con misure di prevenzione e pianificazione territoriale a lungo termine, garantendo la sicurezza delle comunità residenti e la preservazione del patrimonio ambientale.
Il percorso di ricostruzione e ripresa economica, pur potendo contare su un significativo supporto finanziario, richiederà un impegno costante e una visione strategica condivisa tra istituzioni, enti locali e comunità locale.

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