venerdì 19 Settembre 2025
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Granchi Blu: Allarme Adriatico, Ecosistema a Rischio

L’inatteso afflusso di granchi blu sulle coste dell’Emilia-Romagna, un evento che ha sorpreso pescatori e operatori ambientali, rappresenta un’evidente manifestazione di squilibri ecologici in atto nell’Adriatico settentrionale.
Migliaia di esemplari di *Callinectes sapidus*, un crostaceo originario delle acque subtropicali americane, si sono ammassati in prossimità di spiagge tra Ravenna e Ferrara, dal Lido di Volano a Punta Marina, segnalando una crisi che va ben oltre una semplice anomalia.

Le osservazioni della Struttura Oceanografica Daphne confermano una preoccupante estensione di zone ipossiche – aree con bassissimo contenuto di ossigeno disciolto – nel fondale marino antistante il litorale ravennate.
Questo fenomeno, purtroppo ricorrente, è strettamente legato all’eutrofizzazione, un processo che vede un eccessivo arricchimento delle acque con nutrienti, principalmente azoto e fosforo, provenienti da fonti agricole e urbane.

L’immissione di queste sostanze innesca una proliferazione algale incontrollata, la quale, morirendo e decomponendosi, consuma ossigeno, creando le condizioni ideali per l’ipossia.

La presenza dei granchi blu, specie opportunistica e adattabile, è una diretta conseguenza di questo stress ambientale.
Le femmine, impegnate nelle migrazioni riproduttive verso acque più salmastre, si sono trovate intrappolate in queste “zone morte” sommerse.

La necessità impellente di sopravvivere le ha spinte ad abbandonare i fondali, cercando rifugio in acque più superficiali e ossigenate, spesso in prossimità della costa, dove hanno trovato una concentrazione inusuale di risorse alimentari, in particolare molluschi bivalvi come vongole e cozze, già indebolite dalle condizioni ambientali.

L’abbondanza di granchi blu spiaggiati non è l’unico indicatore di questa crisi.
L’intensa attività di predazione da parte dei gabbiani, spesso concentrata sulle carcasse dei crostacei e su altri organismi sottomarini, testimonia la vulnerabilità delle prede e l’alterazione delle dinamiche predatorie lungo la costa.

Questo scenario complesso solleva interrogativi cruciali sulla salute dell’ecosistema adriatico e sulla sua capacità di resistere agli impatti antropici.
Sebbene si speri in un rapido miglioramento della situazione grazie a cambiamenti nelle condizioni meteorologiche e marine che favoriscano una maggiore miscelazione delle acque, l’evento serve da campanello d’allarme.
È imperativo implementare strategie di gestione integrata che riducano l’apporto di nutrienti, promuovano la biodiversità e aumentino la resilienza degli ecosistemi costieri, al fine di prevenire future emergenze ecologiche e preservare la ricchezza biologica dell’Adriatico.
La presenza del granchio blu, da predatore esotico a simbolo di un mare in difficoltà, richiede un’azione urgente e coordinata.

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