martedì 14 Ottobre 2025
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Inchiesta a Torre del Greco: Sospesa l’Academy di Immobile

A Torre del Greco, un’indagine complessa e di vasta portata ha portato alla sospensione delle attività del complesso sportivo “Immobile Academy-centro sportivo Parlati”, inaugurato a marzo con la partecipazione del calciatore Ciro Immobile.
L’inchiesta, condotta dalla Procura di Torre Annunziata e supportata dai Carabinieri e dalla Polizia Municipale, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di sei persone, tra cui familiari stretti dell’attaccante, in relazione a presunte irregolarità urbanistiche, gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e alterazioni ambientali su scala significativa.
Il provvedimento di sequestro, disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata, si basa su un quadro accusatorio che delinea una serie di violazioni.

L’accusa principale ruota attorno alla realizzazione di opere edilizie in assenza di titoli abilitativi sia urbanistici che paesaggistici, in un’area gravata da vincoli ambientali particolarmente stringenti.

Ciò significa che le costruzioni e le modifiche al territorio sono state eseguite in aperta violazione delle normative che ne regolano l’uso e la trasformazione.
Un elemento particolarmente grave è rappresentato dalle presunte pratiche di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi.

L’accumulo e lo smaltimento non autorizzato di tali rifiuti costituiscono un rischio concreto per la salute pubblica e per l’ambiente circostante, con potenziali contaminazioni del suolo e delle acque.

L’indagine ha rivelato anche una drammatica trasformazione del paesaggio naturale.
Porzioni di bosco alto sono state radicalmente alterate, convertite in aree di parcheggio attraverso operazioni di sbancamento e movimentazione del terreno, poi asfaltate.

Questa manomissione del territorio non solo costituisce un reato, ma incide profondamente sulla biodiversità e sull’equilibrio ecologico locale.

Si ipotizza che l’area fosse già stata interessata da interventi abusivi pregressi, mai sanati, e che le nuove costruzioni abbiano aggravato ulteriormente la situazione.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso nell’ottica di prevenire ulteriori danni irreversibili al territorio e di preservare l’integrità delle aree interessate, evitando che le conseguenze dei reati commessi si aggravino ulteriormente.

La gravità delle accuse e la portata delle irregolarità evidenziate sottolineano la necessità di un’indagine approfondita per accertare tutte le responsabilità e per ripristinare la legalità e la sostenibilità ambientale dell’area.
L’inchiesta pone l’attenzione su una problematica più ampia, quella della speculazione edilizia illegale e del mancato rispetto delle normative ambientali, con ripercussioni significative sul territorio e sulla collettività.

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