cityfood
cityeventi
domenica 2 Novembre 2025

Influenza Aviaria: Focolaio in Romagna, Abbattimento e Sequestro

Un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità, sottotipo H5N1, ha recentemente interrotto l’attività di un allevamento intensivo situato nella pianura forlivese, in un’area di contatto con il territorio ravennate.

L’emergenza, prontamente gestita dalle autorità sanitarie competenti, ha comportato l’abbattimento preventivo di 150 esemplari di pollame destinati alla produzione di carne, un provvedimento necessario per contenere la rapida diffusione del virus e proteggere la salute pubblica e il settore zootecnico.

L’impianto è stato immediatamente posto sotto sequestro sanitario, sospendendo ogni attività produttiva.
Claudio Romboli, direttore del Servizio Sanità Animale e Igiene della Produzione Zootecnica dell’Ausl Romagna, ha spiegato che la decisione di abbattimento e il successivo sequestro sono stati presi in seguito alla conferma diagnostica, ottenuta attraverso l’analisi di campioni biologici inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

L’istituto, con la sua esperienza e sofisticate tecniche di sequenziamento genetico, ha escluso una correlazione con i focolaio già presenti in altre regioni del nord Italia, suggerendo che l’introduzione del virus sia avvenuta probabilmente attraverso il contatto con specie selvatiche migratrici, veicolo naturale e spesso imprevedibile per la diffusione di agenti patogeni aviari.
La migrazione di uccelli acquatici, come oche e anatre, rappresenta un rischio significativo, soprattutto in aree agricole come la pianura forlivese, crocevia di rotte migratorie.
L’Ausl Romagna ha immediatamente attivato un tracciamento epidemiologico dettagliato, verificando con rigorose procedure tutte le aziende situate nel raggio di 10 chilometri dall’allevamento colpito.
Al momento, i risultati delle verifiche si sono rivelati negativi.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alla ricostruzione dei flussi di persone e materiali (veterinari, personale tecnico, mangimi), al fine di identificare e monitorare eventuali ulteriori potenziali siti di rischio.
La gestione del focolaio si basa sui protocolli di biosicurezza stabiliti a livello nazionale ed europeo, che prevedono misure di controllo e abbattimento mirate a prevenire la diffusione del virus.

In aggiunta alle misure di controllo aziendali, Romboli ha lanciato un appello alla popolazione locale, in particolare a chi possiede animali da cortile.
L’allevamento domestico di pollame, diffuso soprattutto in aree rurali e agricole, rappresenta un potenziale serbatoio di infezione.

Si raccomanda vivamente di limitare il contatto tra pollame domestico e fauna selvatica, attraverso misure come la chiusura notturna e la limitazione dell’accesso ad aree aperte.
La prevenzione, attraverso l’adozione di pratiche di biosicurezza semplici ma efficaci, si configura come la strategia più efficace per proteggere il bestiame domestico e contribuire a prevenire ulteriori focolai.

Il periodo di sospensione dell’allevamento, stimato in circa due mesi, è necessario per garantire una disinfezione profonda e completa dell’impianto, eliminando ogni traccia virale e riducendo significativamente il rischio di reinfezione.

L’evento sottolinea l’importanza di una vigilanza costante e di una collaborazione efficace tra istituzioni, operatori del settore e cittadini, per affrontare le sfide poste dalle malattie emergenti che colpiscono il comparto zootecnico.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap