La Monaldina, un’icona dell’eccellenza italiana e testimonianza di un’epoca d’oro per l’industria romagnola, torna sul mercato immobiliare con una richiesta di 9,5 milioni di euro.
La residenza, un tempo cuore pulsante delle strategie economiche di Raul Gardini, figura chiave del Gruppo Ferruzzi e personalità di spicco nel panorama economico nazionale tra gli anni Ottanta e Novanta, incarna un intreccio di storia, architettura e visione artistica.
La notizia, diffusa dal quotidiano locale “Corriere Romagna”, rivela l’inserimento dell’immobile in un portale specializzato in vendite di lusso, segnando una nuova fase per un luogo intriso di significato.
La tenuta, strategicamente posizionata tra Ravenna e il mare, si sviluppa su un terreno di cinque ettari, un paesaggio attentamente curato che riflette l’estetica e i principi di chi l’ha abitata.
Il fulcro della proprietà è una magnifica villa risalente al 1780, opera dell’architetto Camillo Morigia, noto per aver progettato la tomba di Dante Alighieri.
Morigia, con la sua maestria, ha creato un’architettura che armoniosamente si integra con il paesaggio circostante, incarnando il gusto e la raffinatezza del Settecento.
La vera innovazione, tuttavia, si rivela nella riqualificazione del fienile originario, trasformato in uno spazio di straordinaria suggestione grazie alla collaborazione tra Raul Gardini e l’architetto visionaria Gae Aulenti.
L’intervento di Aulenti, un esempio emblematico del design italiano, ha portato alla creazione di un ambiente unico nel suo genere, dove l’elemento dominante è un modellino originale del “Moro di Venezia”, sospeso al centro dello spazio come un’opera d’arte.
Questo dettaglio, apparentemente minore, è simbolo dell’attenzione al dettaglio e della ricerca di un’estetica raffinata che ha caratterizzato l’intera proprietà.
La Monaldina non è solo una villa, ma un complesso immobiliare completo, composto dalla residenza principale, una “guest house” di 144 metri quadrati disposta su due livelli, una residenza per il personale di 100 metri quadrati e immersa in un perimetro protettivo di oltre 1,6 chilometri, costituito da una siepe di lecci alta tre metri.
A completare il quadro idilliaco, un eliporto per un accesso rapido e discreto, una monumentale scultura in ferro intitolata “Il cavallo di Leonardo”, realizzata dai talentuosi artisti Ben Jakober e Jannick Vu e vincitrice di un premio alla prestigiosa Biennale di Venezia del 1993, e due piscine collegate da un elegante ponte in legno, creando un percorso visivo che invita alla contemplazione e al relax.
La Monaldina rappresenta dunque un patrimonio immobiliare di inestimabile valore, non solo per le sue caratteristiche architettoniche e paesaggistiche, ma anche per la sua storia e il suo significato culturale, un’eredità che continua a ispirare e affascinare.