venerdì 19 Settembre 2025
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Bologna

mani, mani per. Complessi e umani, edonimi e.attentiattivi.

La comunità sanitaria bolognese si fa portavoce di un grido di umanità, lanciando un’iniziativa di raccolta fondi a sostegno della clinica di Emergency a Gaza.
Questa risposta, profondamente radicata nel dovere professionale e nell’imperativo morale di ogni operatore sanitario, si concretizza nell’affermazione di Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’IRCCS Sant’Orsola, un monito severo contro l’indifferenza e un atto di solidarietà concreta.

La campagna “Non uno di più”, frutto di una collaborazione sinergica tra l’Azienda Usl di Bologna, il Sant’Orsola, con il prezioso supporto del Comune e della Regione Emilia-Romagna, mira a fornire assistenza vitale a chi si dibatte nella Striscia, un territorio martoriato da una crisi umanitaria di proporzioni inimmaginabili.
L’obiettivo primario è rispondere all’urgente necessità di provvedere alla salute di coloro che, nonostante le terribili circostanze, continuano a resistere.
Un atto che si eleva al di là della mera assistenza medica, divenendo un tributo solenne alle vite spezzate, in particolare a quelle dei bambini.

Il dottor Giorgio Monti, coordinatore medico del progetto Emergency e figura storica del pronto soccorso del Policlinico, testimonia in prima persona la drammaticità della situazione.
Il suo racconto, intriso di commozione e profonda empatia, riporta alla mente la toccante celebrazione del Cardinale Zuppi, che ha reso omaggio ai dodicimila bambini caduti, un momento che ha trasformato numeri astratti in volti e storie di vite spezzate.

“Quei numeri non sono numeri,” sottolinea Monti, “sono bambini come i nostri bambini”.

L’iniziativa trae ispirazione dalla recente maratona di lettura dei nomi delle vittime più piccole del conflitto (7 ottobre 2023 – 15 luglio 2025: 16 bambini israeliani e 12.211 palestinesi), tenutasi al Sacrario di Monte Sole sotto l’egida del Cardinale Matteo Maria Zuppi.
Questa azione simbolica, profondamente sentita, vuole mantenere viva la memoria di queste vite innocenti, trasformando il dolore in azione concreta.

Monti esprime il desiderio di onorare questa memoria attraverso un gesto di solidarietà tangibile, un sostegno diretto a Emergency che permette di fornire assistenza medica essenziale e di offrire speranza a chi vive in prima linea in questa tragedia.
La sua imminente partenza per Gaza, per continuare a fornire aiuto a una popolazione sofferente, è una testimonianza del suo profondo impegno umanitario.
L’appello che conclude il racconto è un invito pressante alla partecipazione, un riconoscimento del potere trasformativo della generosità e della condivisione.

È un richiamo all’umanità, un atto di speranza che si traduce in un gesto concreto.

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