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mercoledì 12 Novembre 2025

Maranello pioniera: caregiver riconosciuti lavoratori per i servizi comunali

Il Comune di Maranello si distingue come pioniere in un’area cruciale di politiche sociali, introducendo una misura innovativa che riconosce e valorizza il ruolo fondamentale del caregiver, equiparandolo a quello di un lavoratore per l’accesso ai servizi comunali destinati alle famiglie.

Questa decisione, una delle prime a livello nazionale e un esempio virtuoso in Emilia-Romagna, riflette una profonda riflessione sulle esigenze delle famiglie e sulla complessità del carico assistenziale.

L’integrazione al regolamento esistente non è un mero aggiornamento burocratico, ma una vera e propria riprogettazione del sistema di accesso ai servizi, con l’obiettivo di garantire equità e inclusione.
Tradizionalmente, l’accesso a servizi essenziali come i centri estivi, i pre e post scuola e i nidi d’infanzia è stato vincolato all’occupazione di entrambi i genitori.

Questa condizione, seppur intesa a favorire l’inserimento lavorativo, spesso si rivelava un ostacolo insormontabile per chi si trovava a dover conciliare le responsabilità lavorative con quelle di cura di un familiare non autosufficiente.

La nuova disposizione elimina questo impedimento, riconoscendo che la dedizione alla cura di un congiunto, con il suo impatto significativo sulla vita personale e professionale, merita la stessa considerazione e sostegno che si riconosce a chi è impegnato in un’attività lavorativa retribuita.
Il sindaco Luigi Zironi sottolinea giustamente l’enorme peso fisico ed emotivo che grava sui caregiver, spesso relegati in un ruolo di assistenza continua che preclude loro la possibilità di mantenere un impiego e di partecipare pienamente alla vita sociale.
Questa nuova misura si inserisce in un quadro più ampio di potenziamento della rete socio-sanitaria territoriale, volta a fornire un supporto concreto a questi cittadini, alleggerendo il loro carico e promuovendo il benessere della famiglia nel suo complesso.

L’assenza di precedenti legislativi specifici ha stimolato l’impegno degli assessorati alle politiche sociali e all’istruzione, che hanno sviluppato un progetto ad hoc, un vero e proprio laboratorio di innovazione sociale.

Si tratta di un punto di partenza, come ammette il sindaco, un trampolino di lancio per ulteriori riflessioni e ampliamenti.
L’iniziativa solleva interrogativi importanti sulla definizione stessa di “lavoro” e sull’estensione del concetto di cittadinanza attiva, che deve necessariamente includere chi, pur dedicandosi alla cura di un familiare, contribuisce in modo significativo al benessere della comunità.

In un’epoca caratterizzata da un aumento delle malattie croniche, dell’invecchiamento della popolazione e della crescente frammentazione delle reti sociali tradizionali, il riconoscimento del ruolo del caregiver non è solo una questione di equità, ma una necessità impellente per garantire la sostenibilità del sistema di welfare e per promuovere una società più inclusiva e solidale.

L’esempio di Maranello, quindi, rappresenta un modello da seguire e un invito a ripensare radicalmente le politiche sociali, mettendo al centro le persone e le loro storie di cura.

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