Nel corso del 2022, tra maggio e settembre, la città di Modena è stata teatro di una serie di atti vandalici che hanno coinvolto istituzioni chiave del territorio: ospedali pubblici, sedi dell’Agenzia delle Entrate, dell’INPS e della UIL. Un’azione deliberata, volta a esprimere dissenso e protesta, si è concretizzata attraverso imbrattamenti e scritte realizzate con vernice rossa, colpendo direttamente la reputazione e il prestigio del Policlinico e dell’Ausl locale.L’inchiesta, condotta dalla Digos di Modena, ha portato all’identificazione e alla denuncia di quattro individui, tutti legati al movimento “No Vax” e facenti parte del gruppo “Vivi”. Il procedimento giudiziario, recentemente avviato presso il tribunale di Modena, vede gli imputati accusati di reati di imbrattamento e diffamazione, un binomio che solleva interrogativi complessi sul confine tra espressione del dissenso e lesione della dignità delle istituzioni e del personale sanitario.La prima udienza predibattimentale ha visto la costituzione di numerose parti civili: il Policlinico e l’Ausl di Modena, tutelati dall’avvocato Luca Pastorelli, e la UIL Emilia Romagna, rappresentata dagli avvocati Salvatore Sotera e Stefania Martelli, quest’ultima in aggiunta al Policlinico e all’Ausl. Questa ampia partecipazione di soggetti lesi sottolinea l’impatto significativo degli atti vandalici sulla collettività e sulla fiducia nelle istituzioni.La composizione geografica del gruppo di imputati è variegata: uno residente a Modena e tre donne originarie rispettivamente di Taranto, Verona e Chioggia, ma attualmente residenti tra il Modenese e il Parmense. Questa dispersione geografica potrebbe suggerire una rete di contatti e un coordinamento ideologico più ampio del movimento “No Vax” coinvolto.Il giudice, rigettando le richieste di proscioglimento avanzate dalla difesa, ha fissato le date per l’udienza dibattimentale. Particolare attenzione è stata riservata al caso di un imputato di Formigine, per il quale è stata disposta una verifica specifica riguardante l’eventuale risarcimento del danno. Questa verifica, cruciale per valutare la sua responsabilità e la sua volontà di riparare i danni causati, evidenzia la complessità del quadro giuridico e la necessità di un’analisi approfondita del singolo caso.Il processo, rinviato a novembre, rappresenta un momento significativo per il sistema giudiziario locale e per la società nel suo complesso, poiché solleva questioni delicate riguardanti la libertà di espressione, i limiti del dissenso e la tutela della dignità delle istituzioni e dei loro operatori. L’esito del processo potrebbe avere implicazioni rilevanti per la definizione dei confini tra il diritto di protesta e la responsabilità individuale nei confronti delle istituzioni e della collettività.
Modena, vandalismo No Vax: processo e risarcimenti in arrivo.
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