Rimini, 1° settembre – Un’analisi forense dell’audio registrato dalla telecamera di sicurezza di un box auto si appresta a gettare nuova luce sulla tragica vicenda di Pierina Paganelli, assassinata a Rimini il 3 ottobre 2023.
L’indagine, avvolta da un alone di mistero e di complesse dinamiche relazionali, si concentra ora sui suoni catturati dalla telecamera, potenzialmente in grado di ricostruire gli eventi che hanno portato alla morte dell’anziana donna.
Louis Dassilva, attualmente detenuto come unico indagato, è accusato dalla Procura di aver commesso l’omicidio mossa da una passione ossessiva nei confronti di Manuela Bianchi, nuora della vittima, con cui Dassilva intratteneva una relazione illecita.
La Procura ipotizza che Dassilva, ispirato e istigato dalla relazione con Manuela, abbia pianificato e perpetrato l’efferato crimine.
L’analisi fonica rappresenta un elemento cruciale nel processo.
Il consulente della squadra mobile sostiene di aver identificato voci e la parola “calma” immediatamente antecedente all’aggressione, elementi che, secondo l’accusa, sarebbero riconducibili a Dassilva.
Questa interpretazione è in netto contrasto con le riserve sollevate dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, che hanno richiesto e ottenuto un “incidente probatorio” per contestare la decifrazione dei suoni catturati, ritenendoli incomprensibili e privi di significato.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Vinicio Cantarini, nel suo incarico ai periti, ha circoscritto il campo di indagine temporale, concentrando l’attenzione su un intervallo specifico: dalle 21:45 alle 23:15 della sera dell’omicidio e dalle 7:50 alle 8:30 della mattina successiva, momento del ritrovamento del corpo.
Questa restrizione mira a focalizzare l’analisi sui periodi ritenuti più significativi per la ricostruzione dei fatti.
La mattinata del 4 ottobre 2023 assume un’importanza particolare nel contesto delle indagini.
In un interrogatorio, Manuela Bianchi ha narrato agli inquirenti di un incontro a sorpresa avvenuto in garage tra sé e Louis Dassilva, in cui quest’ultimo avrebbe fornito indicazioni su come comportarsi.
Questo dettaglio suggerisce una possibile complicità o, quantomeno, una preparazione meticolosa del crimine.
Inoltre, a richiesta della difesa, i periti dovranno analizzare le registrazioni delle telecamere di una farmacia che riprendono Loris Bianchi, fratello della nuora, mentre scende due volte nel seminterrato di via del Ciclamino.
Questa indagine mirata a verificare eventuali collegamenti o coinvolgimenti di Loris Bianchi, aprendo potenzialmente nuove piste investigative e ampliando lo spettro delle responsabilità.
L’auspicabile risultato di questa complessa analisi forense potrebbe contribuire a fare luce sulla verità e a determinare con precisione le dinamiche che hanno portato alla tragica fine di Pierina Paganelli.