La vicenda che coinvolge Chiara Petrolini, attualmente al centro del dibattimento davanti alla Corte d’Assise di Parma, ha preso una svolta cruciale. Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Alessandro Conti, ha deliberato, al termine della prima udienza, la necessità di una perizia psichiatrica approfondita. Questa decisione, lungi dall’essere una mera formalità procedurale, riflette la complessità etico-giuridica del caso, caratterizzato da accuse gravissime: duplice omicidio premeditato e soppressione dei cadaveri di due neonati.La Corte, con la richiesta di una valutazione psichiatrica, si pone l’obiettivo di accertare, con la massima accuratezza possibile, la capacità di intendere e volere di Chiara Petrolini nel momento in cui si sarebbero presunte materialmente compiute le azioni che le vengono contestate. Questa valutazione non si limita a una mera verifica della sanità mentale, ma indaga la capacità di comprendere la natura dei propri atti, di assumerne la responsabilità e di prevederne le conseguenze, elementi fondamentali per stabilire la piena imputabilità.La decisione di disporre una perizia sulla pericolosità sociale è altrettanto significativa. Essa non mira a sminuire la gravità delle accuse, ma a fornire elementi utili per una prognosi accurata e per la eventuale definizione di misure di sicurezza, qualora l’imputata fosse ritenuta incapace di intendere e volere, ma pericolosa per la collettività. In questo senso, la perizia si configura come uno strumento volto a conciliare l’esigenza di giustizia con quella di tutela della salute mentale dell’individuo.L’incarico peritale sarà conferito a professionisti della psichiatria, selezionati in via extra-udienziale, per garantire l’indipendenza e la competenza necessarie. La data del 15 settembre è stata fissata per la formalizzazione dell’assegnazione e per l’inizio dell’attività di somministrazione degli atti, che precederà l’audizione dei primi testimoni, cruciali per ricostruire la cronologia dei fatti e il contesto emotivo e sociale in cui si sarebbero presunte verificate le azioni contestate.La decisione della Corte sottolinea la delicatezza e la complessità del caso, che trascende la semplice accertamento dei fatti per addentrarsi in dinamiche psicologiche profonde e in questioni etiche di rilevante importanza. La perizia, in questo scenario, rappresenta un tassello fondamentale per un giudizio equo e completo, volto a garantire la tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte e a perseguire la verità materiale.
Perizia psichiatrica a Parma: svolta nel caso Petrolini
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