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mercoledì 22 Ottobre 2025

PET/CT all’avanguardia a Forlì: una rivoluzione nella diagnostica.

L’Unità Operativa di Medicina Nucleare dell’ospedale ‘Morgagni – Pierantoni’ di Forlì ha inaugurato un’infrastruttura diagnostica di punta: un Tomografo PET/CT Whole Body United Imaging uMI Panorama35.
Questa acquisizione, un investimento triennale da circa 3 milioni di euro finanziato tramite leasing, segna un avanzamento significativo per la sanità romagnola e rappresenta una pietra miliare nell’ambito della diagnostica per immagini in Italia.

La tecnologia introdotta, prima in Italia e seconda in Europa (unicamente operativa al momento), non si limita a un mero aggiornamento, ma simboleggia una vera e propria rivoluzione concettuale e operativa.

La dottoressa Federica Matteucci, direttore dell’unità, ha sottolineato come l’uMI Panorama35 superi i limiti delle tecnologie precedenti, grazie a un campo visivo notevolmente ampliato – 35 gradi contro i 24 tradizionali.

Questo incremento cruciale si traduce in immagini di risoluzione nettamente superiore, aprendo prospettive inedite per la diagnosi precoce e la precisione diagnostica.
La capacità di acquisire immagini più ampie in un’unica scansione riduce drasticamente i tempi di esecuzione, minimizzando il disagio per i pazienti, specialmente per le persone più vulnerabili.
Un aspetto fondamentale è la riduzione della dose di radiofarmaco necessaria per l’esame.
La diminuzione del carico dosimetrico, stimato fino al 50%, testimonia l’attenzione alla sicurezza del paziente, un principio guida nella filosofia clinica dell’ospedale.

Questo progresso tecnologico non è un semplice miglioramento strumentale, ma un investimento nella qualità della cura e nella tutela del benessere del paziente.

L’importanza di questa nuova apparecchiatura si rivela particolarmente evidente nell’oncologia, area in cui la PET/CT trova le sue applicazioni più strategiche e diffuse.

L’evoluzione dei trattamenti oncologici, caratterizzata da protocolli sempre più complessi, dall’introduzione di farmaci mirati e dalle immunoterapie, impone una revisione radicale degli strumenti diagnostici.
La vecchia prospettiva, incentrata sulla semplice identificazione della malattia, risulta inadeguata.
Oggi, l’imaging diagnostico deve trascendere la mera rilevazione della patologia per addentrarsi nell’interpretazione delle dinamiche metaboliche e molecolari sottostanti.
L’obiettivo primario è fornire al clinico dati affidabili e tempestivi, capaci di guidare decisioni terapeutiche personalizzate e ottimizzare i risultati clinici.
L’uMI Panorama35, con la sua capacità di cogliere variazioni sottili e precoci nella risposta al trattamento, si configura come uno strumento imprescindibile per affrontare questa sfida, elevando gli standard della cura oncologica e aprendo nuove frontiere nella lotta contro le malattie.

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