Pierina Paganelli, figura cardine per la sua famiglia, si è spenta tragicamente a Rimini il 3 ottobre 2023, vittima di un’efferata aggressione che l’ha vista colpita da 29 coltellate.
Il processo a carico di Louis Dassilva, accusato dell’omicidio, ha permesso ai figli, Chiara e Giacomo Saponi, di dipingere il ritratto di una donna resiliente, pilastro emotivo ed economico del nucleo familiare, capace di affrontare le sfide della vita con energia e dedizione, nonostante l’età avanzata, 78 anni.
La testimonianza dei figli, durante la lunga deposizione in Corte d’Assise, ha focalizzato l’attenzione sulla complessa dinamica familiare, con particolare riferimento alla figura di Manuela Bianchi, nuora di Giuliano Saponi, il figlio maggiore.
Il racconto si dipana attorno a una frattura, a una rottura in atto che ha preceduto e forse contribuito alla tragedia.
La testimonianza di Chiara ha riportato come, circa tre settimane prima dell’omicidio, Manuela avesse lasciato la casa coniugale, evento che si inserisce in una spirale di disagi.
Giuliano, a pochi mesi dalla morte della madre, era stato protagonista di un grave incidente stradale che lo aveva lasciato in stato di coma, un evento traumatico che sembra aver amplificato le tensioni preesistenti.
Giacomo Saponi, rispondendo alle domande del pm Daniele Paci, ha descritto la nuora come una donna dotata di una notevole capacità manipolativa, capace di deviare l’attenzione su di sé, presentandosi come vittima per ottenere vantaggi e suscitare compassione.
Questo comportamento, secondo Giacomo, suggerisce una personalità complessa e problematica.
Dalle testimonianze è emerso che Pierina e i figli erano a conoscenza della nuova relazione sentimentale di Manuela, sebbene l’identità del suo nuovo compagno, Louis Dassilva, fosse rimasta sconosciuta fino a quel momento.
Questo elemento aggiunge un ulteriore tassello alla ricostruzione degli eventi, suggerendo un quadro di segretezza e di relazioni clandestine che hanno contribuito a creare un clima di sospetto e di tensione all’interno della famiglia.
Il racconto dei figli non si è limitato a delineare la dinamica familiare, ma ha anche evidenziato il ruolo centrale che Pierina ricopriva nella vita dei suoi figli, un ruolo che andava ben oltre la semplice maternità, includendo aspetti di supporto economico e di guida morale.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile, ma la sua memoria continua a vivere nei ricordi dei suoi figli, che cercano giustizia e verità per onorare la sua figura.
Il processo si configura quindi come un tentativo di comprendere le motivazioni dietro un gesto estremo e di fare luce su una rete di relazioni intricate e dolorose.







