Ricerca sull’infanzia: premiati progetti innovativi.

Il Premio “Save the Children – Dove inizia il futuro”, giunto alla sua prima edizione, celebra l’eccellenza nella ricerca dedicata all’infanzia e all’adolescenza, riconoscendo contributi significativi provenienti da un bacino di 92 studi presentati da 45 istituzioni accademiche e centri di ricerca italiani.
La selezione, curata da una giuria multidisciplinare composta da esperti di pedagogia, economia, statistica, sociologia e comunicazione, ha premiato due progetti distinti, ciascuno illuminante aspetti cruciali del panorama sociale e culturale che investe le giovani generazioni.
Roberta Paltrinieri, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Bologna, e Veronica Berni, hanno condiviso il primo riconoscimento per la ricerca, con il lavoro “Fammi Spazio: una ricerca sulla partecipazione culturale giovanile a Bologna”.
La ricerca si concentra sul concetto emergente di “welfare culturale”, inteso non come semplice sussidio, ma come infrastruttura sociale e politica in grado di attivare il protagonismo giovanile.
L’indagine analizza come l’accesso alla cultura, alle espressioni artistiche e alle opportunità creative possa fungere da motore di resilienza, coesione sociale e riduzione delle disuguaglianze, offrendo ai giovani strumenti per costruire identità positive e per partecipare attivamente alla vita comunitaria.

Il progetto si pone interrogativi fondamentali: come definire un welfare culturale efficace e inclusivo? Quali forme di partecipazione giovanile sono più significative e capaci di generare un impatto duraturo?Parallelamente, il premio under35 è stato assegnato a Faustino Rizzo, assegnista di ricerca presso l’Università di Padova, per uno studio promosso dalla scuola di dottorato in Reggio Childhood Studies dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dalla Fondazione Reggio Children. La ricerca, intitolata “Sfide e prospettive nella tutela dei diritti dell’infanzia in contesti mafiosi: un’analisi delle misure di protezione avviate dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria negli anni 2012-2020”, affronta una tematica di estrema delicatezza e rilevanza sociale.

L’analisi si concentra sulle misure di protezione adottate dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, focalizzandosi sulle esperienze di bambini e adolescenti appartenenti a famiglie coinvolte in attività criminali organizzate.

Il lavoro svela le sfide complesse che questi giovani devono affrontare, evidenziando la necessità di interventi mirati e di un approccio multidisciplinare per garantire la tutela dei loro diritti fondamentali e offrire loro un futuro libero dal peso del passato.

L’indagine pone l’accento sulla necessità di ripensare i modelli di intervento e di protezione, promuovendo un cambiamento culturale profondo che riconosca l’infanzia come diritto inalienabile, al di là delle dinamiche familiari e sociali.

In sintesi, i due premiati, con i loro lavori distinti ma complementari, contribuiscono a delineare un quadro complesso e articolato delle sfide che attendono l’infanzia e l’adolescenza in Italia, proponendo soluzioni innovative e stimolando una riflessione critica sulle politiche di sostegno e protezione.
Il premio Save the Children si conferma, così, un importante strumento per valorizzare la ricerca di qualità e per promuovere un futuro migliore per le nuove generazioni.

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