Il procedimento per l’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto a Rimini il 3 ottobre 2023, continua a serpeggiare attraverso una complessa rete di indagini, testimonianze e controversie procedurali. L’udienza preliminare, originariamente fissata, è stata nuovamente rinviata al 14 luglio, un segnale dell’importanza e della delicatezza del caso che si appresta a coinvolgere il Tribunale di Rimini.Louis Dassilva, 35 anni, cittadino senegalese, è l’unico imputato per l’accusa di omicidio premeditato, un’ipotesi che la Procura, rappresentata dal procuratore Daniele Paci, ha sostenuto fin dalle prime fasi delle indagini. La vicenda si intreccia con una relazione extraconiugale tra Dassilva e Manuela Bianchi, nuora della defunta Paganelli, aggiungendo un elemento di drammaticità e complessità alla narrazione dei fatti.Il rinvio dell’udienza preliminare è stato motivato da una formale questione di notifica all’imputato, il quale non si è presentato in aula. Questo episodio sottolinea le difficoltà operative che possono sorgere in procedimenti penali, soprattutto quando la presenza dell’imputato in tribunale non è garantita.Un punto cruciale del procedimento ruota attorno a due eccezioni sollevate dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. Queste eccezioni riguardano la validità di un’intercettazione ambientale effettuata in questura il 4 ottobre 2023, durante la quale Bianchi e Dassilva avrebbero discusso dell’accaduto dopo il ritrovamento del corpo e il primo interrogatorio. Altrettanto significativa è la discussione relativa all’interrogatorio fiume a cui la Bianchi fu sottoposta, un racconto in cui la donna afferma di essere stata avvertita da Dassilva della presenza di un cadavere nel garage di via del Ciclamino.Le argomentazioni della difesa, volte a contestare la legittimità delle prove acquisite, si basano sulla presunta violazione dei diritti dell’imputato e sulla potenzialità di tali intercettazioni e testimonianze a compromettere l’equità del processo.La nuora Paganelli, inizialmente indagata per favoreggiamento personale, è stata sottoposta a un approfondito incidente probatorio, un esame durato tre giorni sotto la supervisione del giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini. Durante questo esame, la donna, assistita dai suoi avvocati Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, ha fornito dettagli cruciali che hanno contribuito a delineare il quadro degli eventi.Il gup Raffaele De Florio ha respinto le eccezioni sollevate dalla difesa, confermando la validità delle prove acquisite e rimandando l’udienza a lunedì prossimo. La decisione del giudice sottolinea la necessità di procedere con la valutazione complessiva degli atti e la possibile formulazione dell’imputazione.La riservatezza che ha caratterizzato l’accesso dei giornalisti al Tribunale di Rimini, disposta dal presidente Fiorella Casadei, riflette la sensibilità del caso e l’importanza di garantire un processo equo e trasparente. La prossima udienza rappresenta un momento decisivo, in cui il giudice dovrà valutare se confermare l’imputazione a carico di Dassilva o disporne l’archiviazione, segnando così una svolta significativa in questa vicenda giudiziaria. Dassilva rimane in custodia cautelare dal 16 luglio 2024, in attesa del giudizio.