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venerdì 7 Novembre 2025

Ritorna a Bologna: recuperata pala d’altare di Samacchini

La restituzione, avvenuta con solennità nel complesso delle Sette chiese di Bologna, segna il rientro dopo oltre mezzo secolo di assenza di un’opera di inestimabile valore storico-artistico: una pala d’altare appartenente alla cosiddetta “Cerchia di Samacchini”.
L’importante recupero è stato orchestrato dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, testimoniando un’azione concreta nella lotta al traffico illecito di beni culturali.
La pala, risalente al XVI secolo, raffigura la “Madonna con Gesù Bambino” affiancata da San Nicola, Santa Lucia e il piccolo San Giovannino.
L’attribuzione all’ambito artistico di Orazio Samacchini, figura chiave della scultura e dell’architettura bolognese del Rinascimento, ne accresce ulteriormente il significato.

Samacchini, attivo tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, fu un artista di grande influenza, noto per la sua capacità di integrare elementi classici e manieristi, e la sua opera contribuì significativamente alla fisionomia artistica di Bologna.

L’individuazione e il recupero dell’opera non sono frutto del caso, ma il risultato di un’indagine complessa e mirata.

Il Nucleo TPC, in collaborazione con la Procura di Bologna, ha seguito un percorso investigativo volto a contrastare la circolazione illegale di opere d’arte.

Le indagini hanno rivelato che la pala d’altare, precedentemente esposta nella Basilica, era finita nelle mani di un privato cittadino bolognese, ignaro della sua origine illecita.

Questa circostanza, seppur attenuante, non ha scalfito la necessità di restituire l’opera al suo luogo di appartenenza originario, il Museo della Basilica, per garantire la sua fruizione pubblica e la preservazione della memoria storica che essa rappresenta.
Questo episodio sottolinea l’importanza cruciale del lavoro dei Carabinieri TPC, un corpo specializzato che, attraverso competenze specifiche e tecnologie avanzate, si impegna nella protezione del patrimonio artistico e culturale italiano, spesso minacciato da furti, traffici illeciti e danni irreparabili.

La restituzione della pala d’altare di Samacchini non è solo un atto di giustizia nei confronti della comunità bolognese, ma anche un monito a tutela di un inestimabile tesoro che appartiene all’intera nazione e al mondo.

L’evento riafferma il diritto alla memoria e alla fruizione del patrimonio culturale come pilastro fondamentale per la costruzione di una società consapevole e rispettosa delle proprie radici.

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