L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Policlinico Sant’Orsola di Bologna si configura come un polo di eccellenza nella ricerca biomedica, con un impatto significativo sul panorama scientifico italiano ed europeo.
Negli ultimi cinque anni, a seguito dell’accreditamento come IRCCS, l’impegno finanziario dedicato alla ricerca ha raggiunto quasi gli 83 milioni di euro, un dato che testimonia la crescente importanza attribuita all’innovazione e al progresso scientifico all’interno dell’istituto.
L’incremento di queste risorse non è stato casuale, ma il risultato di una strategia mirata che ha sapientemente sfruttato diverse opportunità.
In particolare, i fondi derivanti dai Programmi di Investimento per il Sud (PNRR) hanno rappresentato un motore propulsivo cruciale nel periodo 2021-2024.
Tuttavia, il successo dell’IRCCS non si è limitato all’accesso a finanziamenti europei, ma è stato alimentato anche dalla capacità di sviluppare sinergie strategiche a livello internazionale e dalla crescente competitività nell’ottenimento di bandi di ricerca nazionali.
Questa abilità dimostra un posizionamento sempre più solido nel contesto della ricerca scientifica avanzata.
L’impegno finanziario si traduce in risultati concreti.
Il numero di pubblicazioni scientifiche ha visto un’impennata, raggiungendo quasi duemila lo scorso anno, un chiaro indicatore della produttività della ricerca.
Parallelamente, è aumentato il numero di professionisti dedicati alla ricerca, raggiungendo 1.318 ricercatori e personale di supporto.
La progressione finanziaria è evidente: da 9,6 milioni nel 2021 si è passati a 18,4 milioni nel 2022, a 29,9 milioni nel 2023 e infine a quasi 25 milioni nel 2024.
Un elemento significativo è rappresentato dal fatto che circa un quinto dei finanziamenti è stato destinato al ruolo di coordinatore di progetti multicentrici, un compito che permette all’IRCCS di distribuire risorse e competenze a partner di altre istituzioni, amplificando l’impatto della ricerca.
La Direzione Scientifica, guidata da Marco Seri, riconosce la fine dei fondi PNRR come un punto di svolta che inevitabilmente comporterà una flessione nel budget.
Tuttavia, Seri esprime un cauto ottimismo, confidando in una riduzione controllata e inferiore alle previsioni di altri istituti.
La capacità di mantenere un elevato livello di ricerca, anche in un contesto finanziario meno favorevole, sarà una sfida cruciale per il futuro.
Tra le iniziative più emblematiche che rappresentano l’orgoglio dell’IRCCS, Seri ha evidenziato due aree di eccellenza: i trapianti di macrobiota per bambini che avevano subito rigetti post-trapianto di midollo osseo, un intervento salvavita che offre una seconda possibilità a pazienti vulnerabili, e le terapie avanzate con cellule CAR-T per l’oncoematologia, un approccio innovativo che rivoluziona il trattamento di alcune forme di cancro.
Queste applicazioni cliniche all’avanguardia non solo dimostrano l’impatto diretto della ricerca sull’assistenza sanitaria, ma rappresentano anche un esempio di come l’IRCCS Sant’Orsola sia all’avanguardia nella medicina di precisione e nella terapia cellulare.
Il futuro dell’IRCCS Sant’Orsola si preannuncia come un percorso di consolidamento dell’eccellenza, focalizzato sulla sostenibilità della ricerca e sull’innovazione continua, per rispondere alle sfide sanitarie del domani.








