La Prefettura di Reggio Emilia ha mobilitato le risorse del piano provinciale per la ricerca di persone scomparse, innescando un’operazione complessa volta a localizzare Stefano Zambelli, un uomo di 59 anni sparito verosimilmente nella serata del 26 agosto dalla sua residenza a Casalgrande.
L’attivazione del piano riflette la gravità della situazione e l’urgenza di trovare l’uomo, la cui scomparsa ha destato profonda preoccupazione tra i familiari e le autorità.
Stefano Zambelli è descritto come un individuo di corporatura esile, con un peso di circa 60 chilogrammi e un’altezza di 1,70 metri.
La sua caratteristica distintiva è rappresentata dalla lunga chioma castano scura, che gli arriva fino alle spalle, e dagli occhi di un marrone intenso.
La denuncia, formalizzata ieri dai suoi cari presso la stazione dei Carabinieri di Casalgrande, ha immediatamente innescato una serie di azioni coordinate.
Una riunione operativa, presieduta dal prefetto Maria Rita Cocciufa e co-coinvolta dal sindaco Giuseppe Daviddi, ha visto la partecipazione di rappresentanti di tutte le forze di polizia, i vigili del fuoco e il personale della protezione civile.
L’obiettivo primario è stato definire una strategia di ricerca efficace, basata su una combinazione di investigazioni mirate e operazioni sul campo.
La costituzione di un posto di comando avanzato, all’interno della sede del comando centrale della polizia locale di Casalgrande, funge da fulcro per la gestione centralizzata delle attività di ricerca.
Le operazioni includono l’impiego di unità cinofile specializzate nella localizzazione di persone scomparse, l’utilizzo di un elicottero per la sorvolamento aereo del territorio e il coinvolgimento attivo di volontari della protezione civile, esperti nelle operazioni di ricerca in ambienti naturali.
L’impiego di risorse aeree e cinofile sottolinea l’estensione dell’area di ricerca e la volontà di coprire ogni possibile scenario.
La Prefettura, consapevole della potenza della comunità nella ricerca di persone scomparse, ha lanciato un appello pubblico, sollecitando chiunque possa avere informazioni utili o abbia incontrato l’uomo di contattare immediatamente la stazione dei Carabinieri di Casalgrande.
L’iniziativa mira a sfruttare la rete di relazioni sociali e l’attenzione diffusa per massimizzare le possibilità di successo.
La scomparsa di Stefano Zambelli solleva interrogativi complessi che vanno oltre la mera ricerca fisica: si tratta di un evento che impatta profondamente sulla comunità, generando ansia e incertezza, e che richiede un approccio multidisciplinare per comprendere le possibili cause e garantire il benessere psicologico dei familiari e di chi è coinvolto.