All’ospedale ‘Infermi’ di Rimini si inaugura un’iniziativa pedagogica di grande significato: la prima sezione di scuola in ospedale della Romagna, un’oasi di apprendimento e socializzazione pensata per i bambini delle scuole primarie che affrontano percorsi di cura prolungati.
Questa iniziativa, avviata con l’inizio del nuovo anno scolastico, si configura come un atto concreto di tutela del diritto allo studio, un diritto inviolabile anche per i più piccoli che si trovano a vivere un’esperienza di ricovero.
L’aula didattica, strategicamente posizionata al primo piano e in prossimità del Day Hospital dell’Oncoematologia Pediatrica – un centro di riferimento regionale per la cura di patologie ematologiche e oncologiche in età pediatrica, riconosciuto dall’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica – rappresenta un punto focale per l’offerta di supporto educativo.
Il Day Hospital, con le sue specifiche competenze, accoglie annualmente tra i 30 e i 35 nuovi pazienti provenienti dai territori di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, con terapie che possono estendersi dai 6 ai 18 mesi.
L’integrazione con questa struttura specialistica sottolinea l’approccio multidisciplinare adottato per la cura del bambino.
Il progetto, concepito come un ecosistema di supporto globale al bambino ospedalizzato, supera la mera assistenza medica, abbracciando un’olistica visione del benessere.
L’impegno è quello di considerare il paziente nella sua interezza, promuovendo un ambiente che favorisca non solo la guarigione fisica, ma anche lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.
Questa visione si traduce in una collaborazione sinergica tra l’Ausl Romagna, l’Istituto Comprensivo XX Settembre di Rimini e l’Ufficio Scolastico Regionale, un sodalizio che mira a creare un continuum educativo coerente con il percorso di cura.
L’offerta formativa è articolata in attività individualizzate, pensate per rispondere alle specifiche esigenze di ogni bambino, e in laboratori di gruppo che incoraggiano l’interazione e la costruzione di relazioni.
Momenti di socializzazione guidata offrono l’opportunità di condividere esperienze, superare l’isolamento e rafforzare il senso di appartenenza.
L’accesso alla scuola in ospedale è garantito a bambini con una degenza superiore ai 15 giorni o a coloro che presentano bisogni educativi speciali.
Un protocollo rigoroso prevede un’accurata comunicazione con le famiglie, ottenendo il loro consenso informato e mantenendole costantemente aggiornate sull’evoluzione delle condizioni di salute e sulle terapie in corso.
Gli insegnanti, a loro volta, sono coinvolti nel processo di cura, ricevendo informazioni rilevanti per adattare l’approccio didattico alle esigenze specifiche di ciascun bambino.
Attualmente, il reparto ospita mediamente tra gli 8 e i 10 bambini in età scolare, con una distribuzione demografica che riflette la complessità delle patologie trattate: un 10% al di sotto dei 2 anni, una quota significativa del 60% tra i 2 e i 10 anni, e un 30% di ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, sottolineando l’importanza di un approccio pedagogico flessibile e personalizzato per fasce d’età diverse.
L’iniziativa si pone come modello di inclusione e innovazione nel panorama dell’assistenza sanitaria pediatrica, un esempio di come l’istruzione possa essere un potente alleato nella lotta alla malattia e nel percorso di crescita dei bambini.