Nel cuore dell’Appennino piacentino, la quiete serale di ieri è stata interrotta da un’emergenza che ha mobilitato le squadre di soccorso locali.
Due escursionisti, un uomo di 68 anni e una donna di 56, entrambi originari di Piacenza e accompagnati dal loro fedele cane, si sono smarriti durante una passeggiata pomeridiana, innescando un’operazione di ricerca e salvataggio particolarmente complessa.
L’allarme è stato lanciato autonomamente dai due escursionisti, tramite una chiamata al 112, segnando l’inizio di una nottata intensa per i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino e i Carabinieri, che hanno collaborato attivamente per rintracciare e riportare in salvo i dispersi.
La sfida più ardua si è presentata quando le squadre di ricerca hanno individuato la coppia incagliata in un profondo e ripido canalone, un ambiente impervio che ha richiesto l’impiego di tecniche di alpinismo avanzate.
L’intervento di soccorso, protrattosi per diverse ore, ha visto l’utilizzo di corde e sistemi di assicurazione per imbragare gli escursionisti e guidarli con prudenza verso una via di uscita.
La difficoltà del terreno, combinata con l’avanzare della notte, ha reso l’operazione delicata e richiedente un’elevata preparazione tecnica da parte del personale coinvolto.
Fortunatamente, nonostante l’esperienza traumatica, l’uomo, la donna e il loro cane non hanno riportato conseguenze fisiche significative.
Il recupero si è concluso intorno alle due e mezza della notte, siglando la fine di un’emergenza che ha messo a dura prova la resilienza delle squadre di soccorso e la loro capacità di operare in condizioni estreme, ricordando l’importanza di una preparazione adeguata e del rispetto per l’ambiente montano quando ci si avventura in questi territori.
L’episodio sottolinea, inoltre, l’importanza di dotarsi di strumenti di navigazione, comunicare il proprio itinerario e mantenere la calma in situazioni di emergenza, elementi cruciali per la sicurezza di chi frequenta l’Appennino.