Un’operazione complessa e sofisticata, svelata dalla Guardia di Finanza di Bologna, ha disarticolato un’organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti, con ramificazioni nel territorio bolognese. La rete criminale, abilmente strutturata, si avvaleva di un sistema logistico ingegnoso e difficile da intercettare, volto a occultare la provenienza e la destinazione della merce illecita.Il modus operandi prevedeva l’utilizzo di spedizioni simulate, originate in Spagna, con particolare riferimento all’area di Barcellona, e indirizzate a “locker point” strategicamente posizionati in aree ad alta frequentazione come stazioni di servizio e centri commerciali nella provincia di Bologna. Questi punti di raccolta, camuffati nell’anonimato dei luoghi comuni, fungevano da veri e propri depositi temporanei, ostacolando l’identificazione dei responsabili e rendendo arduo il tracciamento dei flussi illeciti.L’ingegnosa struttura del sistema criminale si rivelava nell’occultamento dei pacchi all’interno di hub logistici, dove venivano mascherati tra spedizioni apparentemente innocue. Il sequestro ha permesso di recuperare un carico ingente: 54,5 chilogrammi di hashish, 30 grammi di cocaina, 110 grammi di sugar wax (una forma concentrata di anfetamina, spesso utilizzata per la sua maggiore efficacia), 25 grammi di marijuana, insieme a sostanze illecite per l’ambito sportivo, come anabolizzanti e ormoni per la crescita, la cui detenzione è rigorosamente regolamentata. Elemento chiave per il controllo a distanza delle consegne, all’interno di alcuni pacchi venivano impiantati dispositivi GPS, consentendo alle organizzazioni criminali di monitorare in tempo reale l’avanzamento delle spedizioni e la loro corretta ricezione. La tecnologia, apparentemente di routine, veniva impiegata per garantire la sicurezza dell’operazione e la minimizzazione del rischio di intercettazione.L’arresto del 29enne, incensurato e proveniente da fuori regione, ha rappresentato il punto di svolta nell’indagine. Il giovane, che si recava nel Bolognese a bordo di un’auto a noleggio specificamente predisposta per le operazioni di ritiro, è stato sorpreso in flagranza di reato durante una delle attività di recupero. Il sequestro ha incluso anche un telefono cellulare e 5.000 euro in contanti, presumibilmente destinati a compensare i servizi resi all’interno della rete criminale.Il valore complessivo della droga sequestrata sul mercato illegale è stimato in circa 700.000 euro, a testimonianza dell’impatto economico e sociale del traffico illecito. L’operazione, frutto di un’accurata attività di monitoraggio dei flussi di spedizioni provenienti dall’estero, è stata condotta congiuntamente dai finanzieri della Compagnia di Molinella e dal Gruppo operativo antidroga del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bologna, dimostrando l’importanza della cooperazione tra diverse unità specializzate per contrastare efficacemente il fenomeno del traffico di stupefacenti. L’indagine è tuttora in corso per identificare gli altri membri della rete criminale e comprendere la sua struttura complessiva.
Spaccio internazionale: sgominata rete a Bologna, droga per 700.000 euro.
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