La Bassa Modenese è ancora una volta teatro di una tragedia che scuote la comunità agricola: un uomo di 66 anni ha perso la vita in un incidente che coinvolge un trattore, nei pressi della sua abitazione a San Felice sul Panaro. L’evento, purtroppo sempre più frequente, solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza nei campi coltivati e sulle condizioni di lavoro che gravano su chi dedica la propria esistenza alla terra.L’incidente si è verificato in un campo agricolo di via Rotta, una zona caratterizzata da un’intensa attività agricola. Secondo le prime ricostruzioni fornite dai Carabinieri di Cavezzo, intervenuti immediatamente, l’uomo, mentre operava con il trattore, ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato in un fossato. La dinamica precisa resta ancora da chiarire, ma le indagini mirano a comprendere se fattori come la pendenza del terreno, la visibilità, lo stato del mezzo o la sua esperienza abbiano contribuito all’accaduto.I tentativi di rianimazione da parte del personale medico del 118, prontamente allertato, si sono rivelati inutili. La gravità della situazione ha reso necessario l’intervento dell’elisoccorso di Bologna, che ha trasportato l’uomo in un tentativo disperato di salvarlo, ma senza successo. L’arrivo dei Vigili del Fuoco, essenziali per l’estricazione del corpo dal mezzo agricolo, e della Medicina del Lavoro, che avvierà accertamenti sullo stato di manutenzione del trattore e sulle condizioni di lavoro dell’uomo, testimoniano la complessità e la gravità dell’evento.Questo tragico episodio non può essere considerato un semplice incidente isolato, ma un campanello d’allarme che sottolinea la necessità di una riflessione più ampia sulla sicurezza in agricoltura. L’invecchiamento del parco macchine agricole, la pressione economica che spesso spinge a ridurre i margini di sicurezza, la mancanza di formazione specifica e la frammentazione delle piccole aziende agricole sono fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio di incidenti.L’agricoltura, sebbene fondamentale per l’economia e la sopravvivenza, presenta rischi specifici che richiedono un approccio proattivo e sistematico. È imperativo rafforzare i controlli, promuovere l’utilizzo di tecnologie più sicure e fornire una formazione adeguata agli operatori agricoli, non solo sulle tecniche di guida dei mezzi, ma anche sulla prevenzione dei rischi e sulla corretta manutenzione delle attrezzature. La perdita di una vita umana non può essere assunta come costo del progresso o come inevitabile conseguenza dell’attività agricola. È necessario un impegno collettivo per rendere i campi più sicuri e per onorare la memoria di chi, come quest’uomo, ha dedicato la propria vita alla terra.
Trattore: Tragico Incidente in Bassa Modenese, un Morto
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