domenica 12 Ottobre 2025
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Valsamoggia, ispezione post-alluvione: la sfida dei 100 milioni

In Valsamoggia, tra le valli appenniniche a sud di Bologna, si è concretizzata un’ispezione cruciale per la gestione post-alluvionale, un’emergenza che ha profondamente segnato il territorio.
La Sottosegretaria alla Protezione Civile, Manuela Rontini, affiancata dalla Sindaca Milena Zanna, ha condotto un sopralluogo mirato, focalizzandosi sui corsi d’acqua Rio Crespellano e Torrente Samoggia, arterie idriche che hanno subito gravi alterazioni a seguito delle intense precipitazioni degli ultimi anni.

L’ispezione ha avuto come epicentro Crespellano, dove il Rio, a seguito di un evento critico di straripamento avvenuto lo scorso ottobre, ha inondato aree residenziali, strutture scolastiche, attività commerciali, imprese locali e persino un edificio religioso.
A Savigno, lungo il Torrente Samoggia, lo sguardo si è posato sui processi erosivi manifesti, conseguenza diretta delle esondazioni che hanno caratterizzato il maggio 2023 e si sono protratte nei mesi successivi, accentuando la fragilità del versante.
“Questi sopralluoghi rappresentano un momento imprescindibile per acquisire una comprensione diretta della situazione sul campo e per valutare l’evoluzione dei fenomeni alluvionali,” ha dichiarato la Sottosegretaria Rontini.

“La sfida ora è definire una strategia di intervento efficace, considerando la destinazione dei 100 milioni stanziati dal decreto legge 65.
Il Commissario Straordinario, il dottor de Pascale, avrà il compito delicato di indirizzare queste risorse verso gli eventi di settembre e ottobre 2024, tenendo conto delle priorità espresse dalle realtà locali.
“La ripartizione di queste risorse richiederà un confronto costruttivo con i Presidenti delle Province e con il Sindaco metropolitano, per garantire un approccio coordinato e orientato al bisogno del territorio.

Il lavoro di mappatura delle opere necessarie, basato su un’analisi dettagliata bacino per bacino, è già in corso, con l’obiettivo di restituire alla comunità una maggiore sicurezza idraulica e idrogeologica, mitigando i rischi futuri.

Questo implica non solo interventi strutturali, come la regolarizzazione dei corsi d’acqua e il consolidamento delle sponde, ma anche una valutazione accurata delle dinamiche idrogeologiche del territorio, per prevenire fenomeni di frana e smottamento.
La Sindaca Zanna ha espresso un sentito ringraziamento alla Regione per l’attenzione dimostrata.
“Le alluvioni che abbiamo affrontato hanno lasciato un segno profondo nella nostra comunità, causando danni ingenti e generando preoccupazione tra i cittadini,” ha affermato.

“Speriamo che le risorse necessarie siano allocate tempestivamente, permettendoci di proteggere la popolazione e di realizzare interventi che possano prevenire il ripetersi di tali emergenze, investendo in soluzioni sostenibili e resilienti.
” L’obiettivo finale è quello di trasformare questa esperienza traumatica in un’opportunità per ripensare la gestione del territorio, promuovendo un modello di sviluppo più attento all’ambiente e alla sicurezza delle persone.

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