La Biblioteca Classense di Ravenna arricchisce il suo patrimonio culturale con un’acquisizione di straordinaria importanza: l’archivio fotografico di Franco Torre (1922-2003), grazie a una generosa donazione della Fondazione Casa di Oriani.
Questo fondo, testimonianza preziosa di un intellettuale profondamente legato al territorio ravennate, rappresenta un tassello fondamentale per la ricostruzione storica e artistica della città e del suo circondario.
Franco Torre, figlio dello stimato storico Augusto Torre e a sua volta figura di spicco nel panorama degli studi locali, ha dedicato la sua vita alla documentazione fotografica di Ravenna.
La sua opera, intrinsecamente legata all’identità ravennate, non si limita a una mera catalogazione visiva, ma costituisce una vera e propria indagine culturale, capace di cogliere l’essenza dei luoghi e delle persone che li abitano.
L’archivio, ora in consegna alla Biblioteca Classense, è un compendio di immagini che abbraccia decenni di storia locale, offrendo uno sguardo inedito su monumenti, paesaggi e tradizioni.
L’attività di Torre si è spesso intersecata con quella della Casa Matha, centro nevralgico per la ricerca storica e artistica, dove l’autore teneva con regolarità incontri e lezioni pubbliche, contribuendo attivamente alla diffusione del sapere.
Un aspetto cruciale del lavoro di Franco Torre è la stretta collaborazione con lo storico Umberto Foschi (1916-2000).
Foschi, figura chiave per la comprensione della storia ravennate e delle sue connessioni con il territorio circostante, trovò in Torre un collaboratore prezioso.
Le fotografie di Torre non erano semplici illustrazioni, ma elementi integranti delle ricerche di Foschi, fornendo un supporto visivo fondamentale per l’interpretazione dei documenti e la ricostruzione degli eventi storici.
Grazie a questo sodalizio intellettuale, le immagini di Torre amplificarono e arricchirono significativamente il lavoro di ricerca dello storico cervese, creando una sinergia unica e proficua.
Nei prossimi mesi, un team di archivisti si occuperà di catalogare e descrivere sistematicamente il fondo, con l’obiettivo di rendere accessibili al pubblico questi materiali eccezionali.
L’iniziativa mira a creare strumenti di ricerca efficaci che consentano a studiosi, appassionati e cittadini di fruire appieno di questa testimonianza storica e artistica di inestimabile valore, consolidando il ruolo della Biblioteca Classense come custode della memoria ravennate.