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Armando Giuffredi: Un Medagliere al di Là dell’Apparenza

“Di Getto e di Conio: Armando Giuffredi, un Medagliere al di là dell’Apparenza”Il Museo Renato Brozzi di Traversetolo (Parma) celebra un artista spesso relegato ai margini della storia dell’arte italiana, Armando Giuffredi (1909-1986), con una mostra monografica che, per la prima volta, esplora a fondo la sua produzione medaglistica.

“Di Getto e di Conio” offre un’opportunità inedita per comprendere una dimensione cruciale del suo percorso creativo, un’attività che, per quasi mezzo secolo, si affiancò alla sua più nota scultura monumentale.

La curatela di Roberto Cobianchi, arricchita dalla collaborazione con Augusto Giuffredi, figlio dell’artista, si propone di decostruire l’immagine di un medagliere tradizionale, offrendo una lettura critica e innovativa delle opere esposte.

Non si tratta semplicemente di una rassegna di medaglie e targhette, ma di un viaggio nell’evoluzione artistica e intellettuale di un uomo che ha saputo coniugare la rigorosità tecnica con una profonda sensibilità umana.

Armando Giuffredi, nato a Montecchio Emilia, tracciò il suo cammino formativo alla Scuola della Medaglia della Zecca di Stato di Roma, tra il 1935 e il 1938.
Questo periodo romano fu fondamentale per la sua crescita, in quanto si confrontò con le influenze della cosiddetta “Scuola di via Cavour”, in particolare con la figura di Scipione, che ne stimolò l’approccio al disegno e alla composizione.

La sua opera medaglistica, pur attingendo alla tradizione classica, si distingue per una ricerca stilistica originale, capace di esprimere con chiarezza e profondità i temi dell’identità, della memoria e del rapporto tra l’uomo e il suo tempo.
L’irruzione della Seconda Guerra Mondiale, con il richiamo alle armi nel 1942, interruppe bruscamente il suo percorso romano, segnando profondamente la sua vita.

Il ritorno alla sua terra, a Montecchio Emilia, e l’incarico di insegnamento all’Istituto d’Arte di Reggio Emilia, gli permisero di continuare la sua attività artistica, ampliendola con l’insegnamento e la trasmissione del sapere.

Il catalogo della mostra, un contributo originale alla storia dell’arte contemporanea, colloca per la prima volta l’opera di Giuffredi all’interno del panorama medaglistico del Novecento, offrendo un’analisi dettagliata delle sue tecniche, dei suoi soggetti e delle sue fonti di ispirazione.

Il finanziamento Pnrr testimonia l’importanza di questa iniziativa, promossa dal Museo Renato Brozzi e dal Comune di Traversetolo, per valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio e per restituire a Giuffredi il riconoscimento che merita, come scultore e medagliere capace di interpretare il suo tempo con sguardo critico e profondo.

La mostra non è solo un omaggio a un artista dimenticato, ma un invito a riscoprire il valore della medaglia come forma d’arte capace di condensare in un piccolo oggetto la grandezza dell’animo umano.

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