Il silenzio avvolge Rivalta, un piccolo gioiello incastonato nelle prime dolci curve della Valtrebbia, pronto ad accogliere il riposo eterno di Giorgio Armani.
La notizia, inizialmente trapelata, trova conferma in una comunicazione ufficiale che sottolinea la necessità di un cordone di sicurezza, un atto di rispetto per la famiglia e per la sacralità del momento.
Il borgo, testimone silenzioso di una vita intensa e profondamente legata a queste terre, si prepara a celebrare un uomo che ha saputo elevare l’eleganza italiana a icona globale.
Armani, più che un semplice stilista, era un figlio di questa provincia, un intellettuale con un profondo legame emotivo con le sue radici.
Le sue frequenti visite a Rivalta non erano semplici formalità, ma un rituale intimo, un ritorno alle origini che alimentava la sua creatività.
Il gesto di visitare la tomba della madre, la pausa conviviale alla Locanda del Falco, dove il profumo dei tortelli con la coda si mescolava all’aria frizzante di montagna, raccontano di un uomo genuino, legato ai sapori e alle tradizioni del suo luogo natale.
L’amicizia con il Conte Orazio Zanardi Landi, figura chiave nella gestione del borgo e del Castello, testimonia una rete di relazioni profonde, un reciproco apprezzamento che ha contribuito a preservare l’identità di Rivalta e a valorizzare il suo patrimonio culturale.
La sua scomparsa è un lutto per l’intera comunità, un vuoto incolmabile per chi lo conosceva e ne ammirava la visione.
L’associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, guidata dal Conte Zanardi Landi, esprime il suo profondo cordoglio alla famiglia Armani, sottolineando come la figura dello stilista rappresenti un’affermazione di amore e devozione verso la sua terra.
Il “greige Armani”, quel colore unico e inconfondibile che ha segnato un’epoca, è un’omaggio tangibile a quelle pietre laviche plasmate dal Trebbia, un’estetica che fonde l’autenticità del territorio con la ricerca di una raffinata modernità.
L’imponente dispositivo di sicurezza previsto per la giornata del funerale non è solo un atto di precauzione, ma un gesto di tutela per la famiglia e un invito al rispetto per la comunità.
L’associazione dei Castelli del Ducato, insieme al Castello e al borgo, sollecita la comprensione e la massima osservanza di questa necessità, auspicando che il ricordo di Giorgio Armani possa vivere nell’ammirazione e nella gratitudine per il suo straordinario contributo all’arte, alla moda e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
La sua eredità trascenderà la moda, radicandosi profondamente nel cuore di questa terra che tanto amava.