L’Anatomia Barocca: Un Viaggio Sonoro tra Bach, Eredità Culturale e Innovazione FilologicaOttavio Dantone, figura carismatica e direttore d’eccezione, incanta già solo con la sua presenza, ma è quando l’Accademia Bizantina, sotto la sua guida, infonde vita ai Concerti Brandeburghesi di Bach che il teatro di Bagnacavallo si placa in un silenzio reverenziale.
Questo capolavoro, pietra miliare del genio bachiano, è al centro di una nuova ambiziosa avventura discografica e concertistica, la prima volta che la storica formazione si confronta con l’opera del compositore in un’interpretazione completa e filologicamente accurata.
Il progetto si articola in tre volumi, denominati “Baroque Anatomy”, il primo dei quali, “The Eye”, è già disponibile in formato digitale dal 14 novembre e in CD dal 12 dicembre.
L’immagine evocativa della copertina, un primo piano in bianco e nero, sottolinea l’attenzione ai dettagli e l’approccio “intimo” con cui l’ensemble affronta l’eredità bachiana.
Il progetto, nato da un’idea germogliata negli anni, si propone di raggiungere il pubblico non solo attraverso la musica, ma anche attraverso video realizzati durante le sessioni di registrazione, offrendo uno sguardo inedito sul processo creativo e sulla passione che anima l’Accademia Bizantina.
Parallelamente a questo ambizioso progetto, Ottavio Dantone si appresta a lasciare la direzione musicale dell’orchestra Haydn, per motivi personali.
Una decisione che non pregiudica il suo impegno con la formazione, che continuerà a onorare con la sua presenza sul podio, inclusa l’inaugurazione della stagione lirica 2026/27, durante la quale dirigerà un’opera mozartiana sotto la direzione artistica di André Comploi.
Il legame tra l’Accademia Bizantina e il territorio emiliano-romagnolo si rinnova con la trilogia d’autunno al Teatro Alighieri di Ravenna, mentre si apre una prospettiva internazionale di grande portata: le Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, il festival austriaco dedicato alla musica antica e barocca, celebreranno il loro 50° anniversario nel 2026 con la rappresentazione colossale de “Il Pomo d’Oro” di Pietro Antonio Cesti, un’opera in cinque atti, della durata complessiva di sette ore, distribuita in due serate.
L’interpretazione musicale, affidata a Ottavio Dantone, esalterà la ricchezza emotiva e la varietà dei personaggi, mentre la regia, a cura del maestro Fabio Ceresa, promette un connubio tra rigore estetico e un tocco di giocosità e sensualità.
Alessandro Tampieri, Konzertmeister storico dell’ensemble, sottolinea che la grandezza dei Concerti Brandeburghesi risiede non solo nella loro bellezza intrinseca, ma anche nella loro capacità di generare un’esperienza musicale immersiva.
Per questo motivo, il progetto “Baroque Anatomy” non si limita a una semplice registrazione dei concerti, ma li inserisce in un contesto storico-culturale più ampio, collegandoli a brani di Telemann, Carl Philipp Emanuel Bach e Johann Sebastian Bach, in un percorso che ne illumina le affinità e le influenze reciproche.
Dantone spiega che la musica barocca è ben più di ciò che appare a prima vista: “C’è solo il 10% di quello che poi va in scena, il resto va creato”.
Questa “creazione” si basa su una profonda coscienza estetica e su una filologia accurata, che va oltre la semplice scelta del numero di strumenti e si concentra sulla comprensione del periodo storico e sulla restituzione della sua estetica originale.
Il primo capitolo di “Baroque Anatomy” si concentra sulla famiglia Bach, intesa come ambiente musicale fertile che ha contribuito a plasmare il rigore e l’originalità del loro stile.
Dantone sottolinea la differenza tra la scrittura barocca e quella italiana, pur riconoscendo l’influenza dello stile italiano sui compositori tedeschi.
L’interpretazione offerta da un ensemble italiano, come l’Accademia Bizantina, permette di svelare inediti intrecci culturali e di creare effetti musicali sorprendenti.
Il tour di “Baroque Anatomy” partirà il 2 febbraio dal Teatro Verdi di Trieste, per poi proseguire a Roma, Bologna e Vicenza, portando la magia del genio bachiano in tutto il paese.






