Lunedì 1° dicembre, la Biblioteca Borges di Bologna apre le sue porte a “Una biblioteca tutta per sé”, una mostra immersiva dell’artista Betta Cavalieri che affronta il complesso e doloroso tema della violenza di genere.
L’esposizione, parte del più ampio progetto “Fili di parole contro la violenza” e inserita nel festival “La violenza illustrata”, si propone non come una semplice narrazione di abusi, ma come un’esplorazione della resilienza femminile e della capacità di riappropriarsi della propria voce.
Il titolo omaggia il celebre saggio di Virginia Woolf, “Una stanza tutta per sé”, richiamando la necessità, per le donne, di spazi fisici e mentali dove poter esprimere sé stesse liberamente, al di là delle costrizioni imposte da una società spesso impregnata di pregiudizi e discriminazioni.
La mostra di Cavalieri trascende l’immagine della vittima, presentando le donne come agenti attive, capaci di decodificare il proprio vissuto traumatico e di trasformarlo in forma d’arte.
L’esperienza espositiva è resa particolarmente suggestiva attraverso un’interazione tra citazioni tratte dalle opere di autrici che hanno affrontato il tema della violenza sessuale, e intricate composizioni di collage fotografici, arricchite da ricami dai colori vibranti.
Un filo viola, simbolo universale delle lotte femministe e della ricerca di giustizia sociale, guida il visitatore attraverso la mostra, creando un percorso emotivo e intellettuale.
L’iniziativa si configura come un’occasione di riflessione profonda, promossa da Casa delle donne per non subire violenza, un’associazione che si impegna a costruire e diffondere una cultura della consapevolezza e dell’accessibilità nel trattamento di tematiche delicate come quella della violenza di genere.
La mostra non si limita alla mera esposizione di opere d’arte, ma promuove un dialogo aperto e costruttivo, invitando il pubblico ad ascoltare con sensibilità, ad abitare uno spazio di empatia dove la parola e il silenzio coesistono in un equilibrio fragile ma necessario.
Il programma collaterale arricchisce ulteriormente l’esperienza, offrendo laboratori e incontri che affrontano diverse sfaccettature del tema.
Il 3 dicembre, un laboratorio dedicato alla violenza nelle relazioni adolescenziali, gestito da Aidos, si affianca a un dialogo con le psicologhe di Casa delle donne, focalizzato sulla violenza assistita.
Il 10 dicembre, un incontro stimolante su “Ri-pensare l’amore” si ispirerà al libro “Il cuore scoperto”, offrendo spunti di riflessione e strumenti per costruire relazioni sane e rispettose.
Infine, un laboratorio pensato per i bambini dai 6 anni introduce i più piccoli a un linguaggio accessibile e appropriato per affrontare temi complessi.
L’ingresso alla mostra è gratuito e aperto al pubblico negli orari d’apertura della Biblioteca Borges, offrendo a tutti l’opportunità di partecipare a un percorso di scoperta e di crescita personale.






