Il Bologna Portici Festival 2025 si configura come un’occasione imperdibile per ripercorrere le tappe fondamentali della storia civile e politica di Bologna, celebrando l’eredità di figure cardine del secondo dopoguerra: Giuseppe Dozza, Guido Fanti, Renato Zangheri e Renzo Imbeni. L’evento, giunto alla terza edizione, intende illuminare il legame profondo tra il patrimonio immateriale della città e la vivacità della sua creatività contemporanea, offrendo uno sguardo inedito sul processo di ricostruzione e di affermazione democratica che ha caratterizzato gli anni cruciali del secondo dopoguerra.La serata dedicata ai “Sindaci Indomiti”, come li definisce l’evento, si svolgerà il 6 giugno in Piazza Maggiore, un palcoscenico solitamente riservato a icone del cinema internazionale, ma che in questa occasione sarà dedicato a testimonianze e memorie locali. La conduzione a cura dei giornalisti Luca Bottura e Marianna Aprile promette un’esperienza coinvolgente e ricca di spunti di riflessione, intrecciando aneddoti personali, immagini d’archivio e voci dei cittadini.Il 2025 segna anniversari significativi: cinquant’anni dalla scomparsa di Giuseppe Dozza, figura emblematica che guidò Bologna dalla Liberazione al 1966, gettando le basi per la sua moderna identità; cento anni dalla nascita di Guido Fanti, sindaco per un breve ma intenso periodo e poi pioniere della Regione Emilia-Romagna, che incarnò l’aspirazione all’autonomia e allo sviluppo; cento anni anche per Renato Zangheri, sindaco per un mandato lungo e intenso, segnato da trasformazioni sociali ed economiche profonde; e vent’anni dalla perdita di Renzo Imbeni, cui il mandato successivi fu dedicato alla costruzione di una Bologna più attenta ai diritti e alla qualità della vita.L’incontro non si limiterà a una mera elencazione di date e fatti storici. Grazie alla collaborazione con Michele Mellara e Alessandro Rossi, autori del documentario “La Febbre del Fare”, saranno proiettati frammenti inediti che restituiscono l’atmosfera vibrante e spesso conflittuale della politica bolognese tra il 1945 e il 1977. Foto d’epoca, interviste ai cittadini e testimonianze dirette contribuiranno a creare un affresco vivido e complesso di un’epoca cruciale. A impreziosire l’evento, la partecipazione di Matteo Caccia, attore e conduttore radiofonico, e di Michela Ponzani, storica e conduttrice televisiva, figure di spicco nel panorama culturale italiano. L’intervento del gruppo “Cuore”, con la sua sensibilità artistica, aggiungerà una dimensione emotiva e partecipativa all’incontro, rafforzando il messaggio di speranza e di impegno civile che ne anima l’essenza. L’obiettivo primario è quello di stimolare una riflessione profonda sul significato della cittadinanza attiva e sulla responsabilità collettiva nella costruzione di un futuro più giusto e sostenibile, guardando con occhi nuovi il passato per comprendere meglio il presente e immaginare il domani.
Bologna Portici Festival 2025: Omaggio ai Sindaci Indomiti e alla Storia.
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