Un’occasione imperdibile per gli amanti della musica da camera attende il 24 maggio alle ore 17:00, nell’ambito della rassegna cameristica del sabato pomeriggio ospitata dall’Accademia Filarmonica di Bologna. Al centro dell’appuntamento, il virtuosismo e la profonda interpretazione del Caravaggio Piano Quartet, ensemble di giovani musicisti di straordinario talento, formatisi presso le più prestigiose istituzioni musicali europee: dalla Royal Academy of Music al Conservatorio della Svizzera Italiana, dall’Universität Mozarteum alla Haute École de Musique di Ginevra, fino all’Accademia di Santa Cecilia.Il Caravaggio Piano Quartet si distingue per la maturità artistica che contraddistingue i suoi membri, testimoniata anche dal prestigioso Premio Abbiati, riconoscimento della critica musicale italiana, ottenuto nel 2019. La performance, che si terrà nella storica Sala Mozart, sarà dedicata a due pilastri fondamentali del repertorio cameristico con pianoforte: il Quartetto per pianoforte n. 1 in sol minore K. 387 di Wolfgang Amadeus Mozart, e il Quartetto per pianoforte n. 3 in do minore op. 60 di Johannes Brahms, nell’ambito del ciclo tematico “Aimez-vous Brahms?”.Il quartetto mozartiano, composto nel 1785, rappresenta una pietra miliare nella storia della musica da camera, elevandosi a paradigma del genere. La genesi dell’opera è avvolta da un aneddoto singolare: il compositore ricevette l’incarico di creare tre quartetti da parte di Franz Hoffmeister, un editore che, intuendo la complessità intrinseca del primo componimento, temeva che il pubblico non fosse in grado di apprezzarne la ricchezza, liberando Mozart dall’impegno di completare la serie. Nonostante ciò, Mozart, fedele alla propria visione artistica, proseguì e compose nove mesi dopo il K. 493, dimostrando la sua indomabile creatività.Il Terzo Quartetto di Brahms, invece, giunge a conclusione vent’anni dopo l’inizio della sua composizione, un percorso artistico intriso di profondi turbamenti emotivi. L’opera riflette un periodo cruciale nella vita del compositore, segnato dalla dolorosa perdita dell’amico Robert Schumann e dalla sua intensa, seppur non dichiarata, relazione con Clara Wieck, vedova di Schumann. L’atmosfera melanconica e l’intensità romantica del quartetto evocano le vicende amorose narrate ne “I dolori del giovane Werther” di Goethe, tanto da meritargli il soprannome di “Quartetto Werther”, simbolo di un amore tormentato e irrealizzabile. L’ascolto di questi due capolavori promette un viaggio emozionante nel cuore del classicismo e del romanticismo musicale, guidati dall’abilità interpretativa del Caravaggio Piano Quartet.
Caravaggio Piano Quartet a Bologna: Mozart e Brahms tra Classicismo e Romanticismo
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