Dalle scintillanti vetrine del Cocoricò, epicentro della vibrante nightlife romagnola degli anni ’90, a debuttare con una collezione inedita alla Milano Fashion Week: il percorso di Matteo Sorbellini è una metamorfosi affascinante, un viaggio che testimonia la capacità di reinventarsi e di tradurre un’esperienza unica in un linguaggio creativo nuovo.
Il suo brand, ‘Monsieur Matteo Sorbellini’, con radici saldamente piantate nel territorio riccionese, si appresta a svelare il suo universo, proiettando un’estetica sofisticata verso un pubblico globale.
La transizione non è stata brusca, ma frutto di un’evoluzione stratificata.
Il ‘Viproom’ di Riccione, gestito con la moglie Monica, ha rappresentato per anni un laboratorio di tendenze, un osservatorio privilegiato sulle dinamiche del lusso e dell’esclusività.
L’intuizione di Sorbellini, affinata da anni passati a leggere le aspirazioni e i desideri di un pubblico cosmopolita, si è concretizzata in un modello di business innovativo: le dirette shopping. Questo format, vero e proprio “shopping da camera” digitale, ha permesso di creare un legame diretto e autentico con una community online di oltre 350.000 follower.
Non si tratta semplicemente di vendita al dettaglio, ma di un’esperienza immersiva, dove la personalità e lo stile unico di Sorbellini diventano parte integrante del brand.
I capi che emergono da questo ecosistema digitale sono un’ode al lusso artigianale: sete fluide, chiffon impalpabili, georgette leggere, broccati opulenti e mikado strutturato, spesso impreziositi da piume delicate e ricami elaborati.
Ogni creazione è concepita per un individuo che non teme l’audacia, che desidera esprimere la propria individualità con eleganza e sicurezza.
La vita notturna, sebbene formalmente lasciata alle spalle con l’abbandono del Cocoricò, permea ancora l’estetica e la filosofia del brand.
Non si tratta di replicare un’epoca, ma di distillare l’essenza di un’esperienza: l’energia, la teatralità, il desiderio di celebrare la bellezza e l’unicità.
Sorbellini non ha semplicemente cambiato mestiere; ha trasformato la sua visione del mondo in arte tessile, dimostrando che l’eleganza può nascere anche dalle luci fioche e dalla musica pulsante della notte.
Il debutto alla Milano Fashion Week rappresenta quindi non solo un punto di partenza per un nuovo brand, ma la naturale evoluzione di un percorso creativo costellato di esperienze uniche e di un innegabile talento per cogliere l’anima del lusso.








