Modena, 14 Luglio – La Galleria Estense di Modena si rinnova, inaugurando un percorso di evoluzione museale che intreccia profondamente il racconto del suo passato con una visione proiettata verso il futuro.
Dal 15 luglio, con l’apertura del “Vestibolo degli Estensi”, il museo compie un atto di profonda riqualificazione, offrendo al pubblico una nuova, suggestiva chiave di lettura delle proprie inestimabili collezioni.
L’evento, inaugurato ufficialmente il 15 Luglio, è stato presieduto dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in un contesto di collaborazione istituzionale che ha visto la partecipazione del sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, del sindaco di Sassuolo, Matteo Mesini e del presidente della Fondazione di Modena, Matteo Tiezzi.
Il nuovo vestibolo, frutto di un’iniziativa della direttrice Alessandra Necci e di un approccio sinergico che ha coinvolto un team multidisciplinare di esperti – storici dell’arte, architetti, archeologi, restauratori e tecnici – non è semplicemente una riprogettazione dello spazio di ingresso, ma un vero e proprio progetto culturale.
L’obiettivo primario è quello di trasformare l’esperienza di visita, elevando la storia della dinastia Estense e il loro mecenatismo a veri e propri protagonisti del percorso museale.
Si tratta di un primo, significativo passo verso la creazione delle nuove Gallerie Estensi, un ambizioso progetto di ampliamento che si svilupperà negli spazi del Palazzo dei Musei.
“Serve una cultura che riporti i musei al centro”, ha affermato Necci, sottolineando l’importanza di un approccio che valorizzi il patrimonio culturale come bene comune, esigente di impegno collettivo.
La cultura, in questa visione, si configura come un collante sociale, un punto di riferimento in un’epoca caratterizzata da incertezze e trasformazioni.
Il Vestibolo degli Estensi incarna questo ideale, rappresentando un atto di fiducia nel potere della cultura di unire e orientare.
Il nuovo allestimento non si limita a esporre opere d’arte, ma racconta una storia complessa e affascinante: quella di una dinastia che, per secoli, ha plasmato il territorio modenese, promuovendo le arti, la scienza e l’innovazione.
Il vestibolo, con i suoi ritratti dei membri più illustri della famiglia Estense – figure maschili e femminili – e con la rappresentazione dei luoghi iconici del territorio estense, vuole offrire una narrazione a tutto tondo, capace di evocare la ricchezza e la complessità di un’epoca.
L’ingresso non è solo fisico, ma metaforico: un varco verso un mondo di storia, arte e mecenatismo che si estende ben oltre le mura del museo.
La riqualificazione del museo si pone, dunque, come un investimento nel futuro, un’opportunità per rafforzare l’identità culturale del territorio e per attrarre un pubblico sempre più ampio e diversificato.