Palazzo Boncompagni a Bologna si apre a un universo visionario, accogliendo dal 19 giugno al 28 luglio la mostra “Giungla a Palazzo”, un’immersione nel regno onirico e antropomorfico di Marta Roberti. La curatela di Silvia Evangelisti configura un ponte inaspettato tra l’arte contemporanea e la ricca storia di questa dimora, residenza un tempo dimora di Papa Gregorio XIII, elevandola a scenario per un racconto senza tempo.Roberti (1977), artista dalla poetica inconfondibile, non espone le sue opere, ma le proietta negli spazi, trasformandoli in ecosistemi fantastici. Una “giungla” non di vegetazione lussureggiante, ma di creature ibride, sfingi enigmatiche, figure divine arcaiche e animali esotici, tutte espressioni di una profonda riflessione sulla metamorfosi e sulla perpetua capacità della mitologia di illuminare il presente.L’esperienza del visitatore è progettata come un viaggio iniziatico, un percorso sinuoso che si snoda dal loggiato esterno fino alla maestosa Scala del Vignola, cuore monumentale della Boncompagnina. La relazione tra l’opera di Roberti e l’architettura è di reciproca illuminazione: le grottesche che adornano le pareti, i paesaggi che sfidano la realtà, le bestie immaginarie e le divinità mitologiche sembrano risuonare in un dialogo silenzioso, un’eco di simboli e significati che si perpetua attraverso i secoli.Più che una semplice esposizione, “Giungla a Palazzo” rappresenta un’occasione per esplorare le radici profonde della creatività umana, per riflettere sulla continua rielaborazione dei miti e delle leggende, e per riscoprire la capacità dell’arte di trascendere i confini temporali. Atena, Afrodite, Cerere, Fortuna: le figure mitologiche che animano le opere di Roberti non sono mere citazioni, ma portatrici di una saggezza ancestrale, capaci di parlare al nostro tempo con una voce nuova e suggestiva, un dialogo tra la memoria del passato e la sensibilità contemporanea. La mostra si configura dunque come un’occasione unica per immergersi in un immaginario fecondo, un invito a lasciarsi trasportare dalla forza evocativa di un’arte capace di svelare le infinite possibilità dell’animo umano.
Giungla a Palazzo: un sogno tra arte e storia a Bologna
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