La storia come strumento di cambiamento: un viaggio lungo la linea GoticaLa memoria del passato continua a essere un tema scottante nel presente, e non è un caso se il giornalista americano Joe Kirwin ha deciso di percorrere la linea Gotica in un anno di produzione della serie podcast “80 anni dopo: i fantasmi della seconda guerra mondiale infestano l’Italia d’oggi”. Questo progetto nasce da una precisa volontà di ricordare che ciò che è accaduto può ripetersi, specialmente quando si pensa ai pericoli rappresentati dalle azioni di Vladimir Putin e agli estremismi in crescita.Nei diciotto episodi della serie, realizzati insieme a storici militari, scrittori e direttori di musei, emerge la storia dimenticata del teatro di guerra che ha segnato profondamente l’Italia e tutt’ora ne influenza le posizioni geopolitiche. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a febbraio spiegava come non ci fosse differenza tra ciò che è stato fatto da Putin e Adolf Hitler, ed evincerebbe proprio su questo tema una delle prime puntate del podcast, con la partecipazione del giornalista russo Sergei Medvedev.Tra le preoccupazioni di Kirwin vi è il fatto che l’attuale governo statunitense di Donald Trump si stia allontanando dal Patto atlantico e abbia svuotato le librerie militari di centinaia di libri, alcuni dei quali erano dedicati ai soldati afro-americani che avevano combattuto lungo la linea Gotica – “Soldati impegnati in due guerre in contemporanea: quella contro i nazisti e quella contro i comandanti bianchi razzisti”. Soldati che hanno lottato per la libertà italiana, libertà che non avevano a propria volta come nel caso dei 7mila soldati sudafricani della cui ricompensa alla fine della guerra fu tornare in Sudafrica, dove poco dopo cominciò l’apartheid.È come se mancasse gratitudine per questo sforzo – commenta il giornalista. L’Italia negli anni ’30 era dalla parte sbagliata della storia, e c’è voluto l’esercito più internazionale e multietnico di sempre per vincere il fascismo, con militari provenienti da oltre 17 paesi. Perché l’Italia, che è stata supportata in questo modo, ora non è disposta ad aiutare a sua volta l’Ucraina? Questo argomento sarà invece trattato insieme a Federico Fubini, vicedirettore del Corriere della Sera.Tra gli ospiti del podcast c’è pure Guido Molinari, direttore e fondatore del The Allies Museum che sorgerà a Roma nel 2030. Questa prima fase prevederà tour nei luoghi della capitale legati alla guerra di liberazione italiana, con l’obiettivo anche di stabilire connessioni con altri musei d’Italia come quello dello Sbarco di Salerno, attualmente visitabile solo su prenotazione.
La linea Gotica tra memoria storica e politica contemporanea.
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