giovedì 18 Settembre 2025
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Made in Italy: 50 anni di Moda, Pubblicità e Trasformazioni.

Un viaggio immersivo nell’evoluzione del Made in Italy, un racconto visivo che abbraccia mezzo secolo di trasformazioni sociali, economiche e culturali: è “Immagini di Sete: Moda, Pubblicità e l’Italia che Cambia, 1950-2000”, una mostra eccezionale ospitata presso la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma) dal 13 settembre al 14 dicembre.
Più di trecento opere, un tesoro di manifesti, riviste, spot televisivi, fotografie d’epoca, reel cinematografici, gadget pubblicitari e le inestimabili figurine Fiorucci, offrono una prospettiva inedita e poliedrica sull’intreccio tra moda, comunicazione e identità nazionale.
L’esposizione non si limita a presentare un archivio storico, ma ambisce a decodificare la complessa relazione tra l’immaginario collettivo e l’affermazione del Made in Italy nel panorama internazionale.

Dai primi timidi segnali di rinascita del secondo dopoguerra alla piena maturità di un sistema industriale e creativo riconosciuto a livello globale, la mostra traccia un percorso affascinante, illuminando come la moda sia stata al contempo specchio e motore di cambiamento.

Figure chiave come Armani, Benetton, Dolce e Gabbana, Emilio Pucci, Fendi, Fiorucci, Gianfranco Ferré, Guarnera, Gucci, Marina Rinaldi, Max Mara, Moschino, Salvatore Ferragamo, Valentino, Versace, Coveri, Zegna e Walter Albini, emergono come protagonisti di un’epoca, ognuno con la propria visione e il proprio contributo all’evoluzione del gusto e del design.

La potenza evocativa delle immagini è amplificata dal contributo dei maestri della fotografia di moda: Giampaolo Barbieri, Giovanni Gastel, Alfa Castaldi, Maria Vittoria Backhaus, e dall’abilità illustrativa di René Gruau, Sepo, Erberto Carboni, Franco Grignani, Guido Crepax, Antonio Lopez, Lora Lamm, e dalla provocatoria estetica di Oliviero Toscani.

Questi nomi non solo hanno immortalato la bellezza e l’eleganza delle creazioni, ma hanno anche saputo interpretare lo spirito del tempo, catturando l’essenza di un’Italia in trasformazione.

La mostra non trascura l’importanza della pubblicità televisiva, considerate veri e propri fenomeni culturali.

Una sezione dedicata ripropone alcuni degli spot più iconici, che hanno contribuito a plasmare i desideri e le aspirazioni di intere generazioni.

L’Archivio Storico Barilla, con la sua straordinaria collezione di caroselli, offre una prospettiva unica, con Mina che indossa abiti disegnati da Piero Gherardi, costumista di Fellini, e da altri couturier di fama internazionale.
Questi brevi filmati, spesso dimenticati, rappresentano un capitolo fondamentale nella storia della comunicazione e dell’intrattenimento italiano.
“Immagini di Sete” indaga la crescente consapevolezza della moda come linguaggio performativo del corpo, un veicolo potente per esprimere identità, aspirazioni e valori.
Attraverso un’analisi approfondita delle immagini, la mostra rivela come la moda e la pubblicità, in un dialogo costante, abbiano contribuito a costruire miti, a consolidare stereotipi, a stimolare la creatività e a veicolare desideri, configurandosi come elementi imprescindibili nel tessuto sociale e culturale del Paese.

Un’immersione nel passato per comprendere meglio il presente e anticipare le sfide del futuro del Made in Italy.

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