Massimo Majowiecki, figura di spicco nel panorama ingegneristico italiano, incarna la quintessenza dell’innovazione strutturale e della ricerca incessante di soluzioni esteticamente raffinate e tecnicamente all’avanguardia.
La sua carriera, costellata di interventi iconici in tutto il mondo, si snoda tra l’impegno didattico, la ricerca scientifica e la pratica progettuale, testimoniando un profondo legame con il territorio e una visione globale.
Nato a Milano nel 1945, un’esperienza formativa in Argentina durante l’infanzia ha contribuito a forgiare la sua sensibilità e la sua capacità di affrontare sfide ingegneristiche con un approccio multidisciplinare.
 La scelta dell’Università di Bologna, dove si laurea in Ingegneria Civile nel 1969, segna l’inizio di un percorso accademico e professionale destinato a lasciare un’impronta indelebile.
Già in quegli anni, Majowiecki dimostra una propensione all’innovazione, dedicandosi allo sviluppo di uno dei primi software mondiali per l’ottimizzazione delle forme e il calcolo delle tensostrutture.
 Questo primato, unito all’attività di professore associato in Tecnica delle Costruzioni, ne consacra il ruolo di pioniere nell’applicazione delle nuove tecnologie alla progettazione strutturale.
La sua opera come strutturista si distingue per la ricerca di soluzioni originali, capaci di coniugare funzionalità, sicurezza ed eleganza.
 Il contributo all’impianto dello Stadio Olimpico di Roma, con l’adozione dello schema statico a “spoke wheel”, ne è una testimonianza eloquente.
Analogamente, l’analisi numerica condotta per il palazzo dello sport di Atene ha aperto nuove prospettive nel dimensionamento di strutture complesse.
Il riconoscimento internazionale è giunto con numerosi premi e con l’onorificenza della laurea *honoris causa* in Architettura dall’Università di Trieste nel 2008, un segno di come la sua visione ingegneristica abbia influenzato anche il mondo dell’architettura.
Oggi, alla guida dello studio Mjw Structures, Majowiecki continua a progettare opere di rilevanza globale, spaziando dalle grandi coperture agli interventi infrastrutturali.
 Il suo portfolio include il Juventus Stadium, un esempio di efficienza e design integrato, il centro congressi “la Nuvola” a Roma, un’audace struttura che sfida la gravità, la Cometa a Milano, un’architettura innovativa che riqualifica un’area urbana, gli stadi del Cairo e di Yaoundé e il ponte pedonale sopra lo Swan River a Perth, un collegamento urbano elegante e sostenibile.
L’evoluzione tecnologica ha richiesto un costante aggiornamento, consentendo l’implementazione di nuove tecniche di modellazione e calcolo che hanno ampliato i confini del possibile.
 Massimo Majowiecki non è solo un ingegnere, ma un artista della struttura, un interprete del futuro dell’architettura e un esempio di come la passione, la competenza e l’innovazione possano generare opere di straordinaria bellezza e duratura utilità.
La sua attività testimonia un profondo impegno verso la ricerca di soluzioni sempre più efficienti, sostenibili e capaci di rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.



                                    



