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Montefiore Conca celebra tre voci poetiche d’eccezione

La quindicesima edizione del prestigioso Premio Letterario Internazionale Montefiore celebra quest’anno tre voci poetiche di straordinaria risonanza: Paolo Jorio con *La Sirena di Posillipo*, Thea Rimini con *Personaggi Resistenti* e, con particolare commozione, Annamaria Farricelli e la sua raccolta *Abyssum*.

L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Pegasus Cattolica, culminerà in una cerimonia di premiazione il 18 ottobre presso il Teatro Malatesta a Montefiore Conca, un luogo intriso di storia e bellezza.
L’annuncio del riconoscimento ha suscitato in Annamaria Farricelli un’onda di emozione profonda, difficile da tradurre a parole.

*Abyssum*, frutto di un percorso interiore intenso, emerge come un canto scavato nel silenzio, un’esplorazione audace delle profondità dell’anima umana.
Non si tratta semplicemente di parole, ma di frammenti di verità estrapolati dall’esperienza, testimonianze di un bisogno impellente di autenticità e di una ricerca costante di significato.
Montefiore Conca, con la sua atmosfera sospesa nel tempo e la sua architettura che custodisce secoli di storia, si presenta come lo scenario ideale per questo momento di celebrazione culturale.
I vicoli silenziosi, l’eco del mare e il profumo di una tradizione millenaria creano un’aura di magia che amplifica il valore del riconoscimento e lo rende un’esperienza personale e indelebile.
La poetessa percepisce l’importanza di questo luogo come un rifugio, un abbraccio per le sue parole, un palcoscenico degno di un canto antico.

La carriera letteraria di Annamaria Farricelli è costellata di pubblicazioni e di apprezzamenti critici, testimonianza di un talento riconosciuto e di una sensibilità unica.

La sua biografia personale, segnata da sfide e da lutti che hanno lasciato un’impronta profonda, si intreccia indissolubilmente con la sua opera poetica, fornendo un contesto emotivo di straordinaria intensità.

La scrittura, in questo senso, si configura come un atto di salvezza, una missione catartica che permette di trasformare il dolore in bellezza, la disperazione in speranza.

L’opera di Farricelli è un viaggio introspettivo, un’immersione coraggiosa nei meandri dell’esistenza.

Esplora le molteplici sfaccettature dell’animo umano, dalle gioie più effimere ai dolori più laceranti, dalle rinunce più amare ai desideri più ardenti.
Il suo linguaggio poetico, capace di evocare immagini potenti e di suscitare emozioni intense, trasforma l’esperienza individuale in un canto universale, un inno alla resilienza e alla speranza in un mondo spesso segnato da oscurità.
Ogni verso è un’eco di un’esperienza vissuta, un tentativo di dare forma all’indicibile, una testimonianza della forza dell’anima umana.

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