Il Collegium Musicum Almae Matris celebra il Natale con un concerto di eccezionale respiro, un appuntamento consolidato che quest’anno trova la sua vetrina nella maestosità della Cattedrale di San Pietro a Bologna, il 18 dicembre alle ore 21.
Sotto la direzione congiunta di Alissia Venier ed Enrico Lombardi, l’ensemble corale e l’orchestra offriranno un viaggio musicale attraverso il cuore del Romanticismo tedesco, un’epoca di fervore artistico e profonda introspezione.
Il programma, attentamente curato, si propone di illuminare aspetti meno noti, ma non meno significativi, del panorama musicale del XIX secolo.
Franz von Suppé, figura di spicco purtroppo spesso marginalizzata, apre la serata con la sua *Ouverture Ein Morgen, ein Mittag und ein Abend in Wien* (1844).
L’opera, un vibrante omaggio a Vienna, rivela un’abile sintesi tra la vivacità dello stile viennese e l’eleganza cantabile ereditata dall’esperienza italiana.
Il celebre solo di violoncello amplifica questa fusione culturale, offrendo un momento di intensa espressività.
In contrasto con la spensieratezza di Suppé, il concerto prosegue con la figura solida e complessa di Johannes Brahms.
Compositore di profonda maturità, Brahms si configura come un pilastro del Romanticismo, con una formazione che ingloba l’influenza della famiglia Schumann e lo studio rigoroso dei grandi maestri del passato.
Le sue 21 Danze ungheresi, un esempio emblematico della sua capacità di armonizzare tradizione colta e folklore popolare, verranno presentate in una selezione mirata a illustrare la ricchezza del suo linguaggio musicale.
Queste composizioni rappresentano non solo una magistrale rielaborazione di temi tradizionali, ma anche un’esplorazione profonda dell’identità culturale ungherese.
Il Romanticismo, oltre che movimento artistico, fu un’epoca di riscoperta e rivalutazione del patrimonio musicale del passato.
In questo contesto, Felix Mendelssohn Bartholdy assume un ruolo cruciale.
La sua capacità di attingere alle radici storiche, reinterpretandole con sensibilità moderna, lo rese un interprete privilegiato del genio musicale tedesco.
Il *Salmo 42, Wie der Hirsch schreit*, per coro, orchestra e soprano (solista Anna Maria Sarra), è una gemma che incarna questa visione.
L’opera, intensa e commovente, fonde la spiritualità luterana con suggestioni derivanti dalla tradizione italiana, creando un dialogo tra culture e stili che culmina in un incipit che ricorda profondamente il *Sicut cervus* di Palestrina, testimonianza di un profondo rispetto per il passato.
Il concerto si conclude con un omaggio festoso al Natale, con l’esecuzione di *Carol of the Bells* e una selezione di brani natalizi, brillantemente orchestrati da Enrico Lombardi appositamente per il Collegium Musicum.
Veni, veni Emmanuel, The Little Drummer Boy e Les anges dans nos campagnes, intrise di atmosfera natalizia, concludono il concerto lasciando un’eco di gioia e serenità.
L’ingresso al concerto è libero e aperto a tutti.






