Bologna si appresta a restituire alla città un capitolo fondamentale della sua storia culturale: il Fulgor Cinematografo, gioiello architettonico e testimonianza di un’epoca d’oro del cinema, riaprirà le sue porte entro dicembre 2026.
La cerimonia di avvio dei lavori di riqualificazione, avvenuta ufficialmente in Via Montegrappa, all’incrocio con Vicolo Ghirlanda, segna il culmine di un progetto ambizioso volto a preservare l’eredità del cinema, inaugurato nel 1913, e a proiettarla verso il futuro.
Il restauro, firmato dall’architetto Simone Gheduzzi dello studio Diverserighestudio, si propone di riscoprire e valorizzare le pregevoli caratteristiche liberty originarie, caratteristiche che, nel tempo, sono state progressivamente alterate.
Il piano prevede la creazione di due sale cinematografiche di dimensioni contenute, rispettivamente da 76 e 24 posti, concepite per favorire un’esperienza di visione intima e coinvolgente, quasi a ricreare l’atmosfera dei primi tempi del cinema.
A completare l’offerta, uno spazio lounge accogliente e un’area ristoro curata, pensati per stimolare la socializzazione e il dialogo tra gli spettatori, trasformando il cinema in un vero e proprio fulcro di aggregazione culturale.
L’investimento complessivo, pari a 2,5 milioni di euro, testimonia l’impegno concreto delle istituzioni a sostegno del patrimonio culturale.
Un contributo significativo, pari al 60%, è fornito dal Ministero della Cultura attraverso un programma specifico per la riapertura delle sale cinematografiche storiche.
La Regione Emilia-Romagna, a sua volta, conferma il proprio sostegno finanziario attraverso un rifinanziamento di una legge regionale dedicata, evidenziando la rilevanza strategica di iniziative di questo tipo.
La programmazione artistica sarà curata in stretta collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, sotto la direzione di Gian Luca Farinelli, assicurando un’offerta culturale di ampio respiro, che coniughi il recupero del cinema classico con la promozione di nuove forme espressive e la valorizzazione del cinema d’autore.
“Vogliamo restituire alla città un luogo iconico, un’estensione dello spazio pubblico dove passato e futuro si incontrano,” ha dichiarato Andrea Romeo, fondatore di Pop Up Cinema Bologna, ente promotore del progetto, già attivo con il Cinema Modernissimo.
Il cinema, concepito come una serie di “piccoli salotti cinematografici”, vuole favorire non solo la visione di film, ma anche l’incontro e la condivisione di esperienze.
Il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, ha sottolineato come il recupero di questi luoghi storici rappresenti un investimento cruciale per la bellezza, la cultura e le relazioni sociali, un impegno che si tradurrà in un supporto continuo anche nel prossimo bilancio regionale.
Il progetto, che coinvolge partner tecnici di eccellenza come Cinemeccanica e Poltrona Frau, e vede la consulenza di Riccardo Vastola per l’area food, si configura come un’opportunità per rinsaldare l’identità culturale di Bologna, restituendo alla città un luogo simbolo del suo passato e un punto di riferimento per il suo futuro.