A Rubiera, nel cuore della provincia reggiana, si celebra un ritorno alla luce: la Torre dell’Orologio, monumento storico sigillato per due decenni, riapre le sue porte, trasformandosi in un fulcro di aggregazione sociale e servizi alla cittadinanza.
Questa rinascita rappresenta molto più di una semplice ristrutturazione; è un atto di rigenerazione urbana, un investimento nel futuro della comunità e un esempio virtuoso di come valorizzare il patrimonio esistente per rispondere alle esigenze del presente.
L’intervento, frutto di un complesso progetto triennale, ha permesso di reinventare l’edificio, preservandone l’identità storica e integrando al contempo soluzioni innovative e sostenibili.
La Torre non è stata semplicemente restaurata; è stata reinterpretata, concepita come un luogo inclusivo e accessibile a tutti, con percorsi dedicati alle persone con disabilità e impianti ad alta efficienza energetica, in linea con un’etica di responsabilità ambientale.
Il nuovo assetto funzionale della Torre si articola in due aree distinte, ma complementari: uno spazio dedicato ai giovani, un luogo di incontro, socializzazione e sviluppo di nuove competenze, e una sede locale dei Servizi sociali dell’Unione Tresinaro Secchia, ampliando l’offerta di supporto al territorio.
Questa duplice funzione sottolinea l’impegno della comunità locale a fornire opportunità formative e servizi essenziali per tutti i cittadini, a prescindere dall’età o dalle condizioni sociali.
La cerimonia inaugurale si dipana in due momenti distinti, simboli di questa rinnovata vitalità.
L’apertura dello spazio giovani, oggi, vede la partecipazione del sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, affiancato dalla figura di spicco nel mondo della moda, Marco Bizzarri, testimonianza del legame tra cultura, innovazione e territorio.
Domani, l’inaugurazione della sede dei Servizi sociali sarà onorata dalla presenza del presidente della Regione, Michele de Pascale, sottolineando l’importanza strategica dell’intervento a livello regionale.
L’investimento complessivo, pari a 1,3 milioni di euro, testimonia la volontà di perseguire una visione di sviluppo a lungo termine.
La Regione Emilia-Romagna ha contribuito con un finanziamento di 700mila euro, inserendo il progetto tra le iniziative prioritarie per la rigenerazione urbana, mentre l’Unione Tresinaro-Secchia ha cofinanziato l’arredamento, dimostrando un approccio sinergico e condiviso.
Questo progetto non è solo una riqualificazione di un edificio, ma un investimento nel capitale sociale, un segnale di speranza e un esempio di come il passato possa illuminare il futuro, costruendo una comunità più coesa, inclusiva e resiliente.
La Torre dell’Orologio, da simbolo di abbandono, si trasforma così in un faro di opportunità per Rubiera e per l’intera valle.