Negli ultimi sette anni, un periodo di profonda riflessione e ascolto, ho potuto disporre di una prospettiva inedita, un’occasione per interiorizzare esperienze e riconnettermi con il mio io più autentico.
Sono profondamente grato per la possibilità di continuare a lavorare, sia davanti che dietro lo schermo, e riconoscente verso coloro che, con pazienza e fiducia, mi hanno sostenuto durante le complesse vicende legali che mi hanno coinvolto.
La loro fiducia è un bene inestimabile, un legame che coltivo con rispetto e devozione.
Chi, frettolosamente, mi ha giudicato colpevole, riceve il mio perdono, ma la mia strada non lo incrocerà più.
La recente esperienza, pur dolorosa, ha rivelato la vera essenza dell’amicizia, rafforzato i legami familiari e permesso una riscoperta di me stesso, liberandomi da risentimenti e rabbia.
Ho abbracciato un approccio improntato all’amore e alla comprensione, consapevole che il perdono è un atto di liberazione, sia per chi lo concede che per chi lo riceve.
L’industria dei media, con i suoi intrinseci obiettivi commerciali e la sua tendenza a distorcere la realtà, non può oscurare il sostegno e l’affetto che ricevo dal pubblico.
L’accoglienza che ho riscontrato, anche in contesti come questo festival, testimonia un desiderio di umanità che trascende le superficiali etichette create dai media.
L’apprezzamento del pubblico, colui che ha contribuito a definire la mia carriera, è un nutrimento costante.
Le critiche online, pur esistenti, non riflettono la realtà delle interazioni umane che ho avuto.
Durante questa masterclass, ho ripercorso tappe significative del mio percorso artistico, dal teatro alle registie, mettendo in luce il valore dell’evoluzione professionale e personale.
Alla domanda su quale consiglio Frank Underwood, il mio personaggio iconico in *House of Cards*, darebbe all’attuale leader mondiale, ho risposto con un sorriso enigmatico, sottolineando come il potere sia essenzialmente una questione di percezione, un’illusione fragile che dipende interamente dalla fiducia e dall’assenso popolare.
Un pensiero commosso è stato dedicato all’amico Val Kilmer, una figura luminosa scomparsa troppo presto.
La sua presenza, la sua crescita artistica, hanno profondamente segnato il mio percorso, e la sua assenza lascia un vuoto incolmabile.
La condivisione degli inizi, l’ispirazione reciproca, sono tesori che custodirò nel cuore.
La sua eredità artistica e umana continuerà a illuminare il cammino di chi lo ha conosciuto.