Il Teatro Comunale di Bologna si proietta verso il 2027, anno della sua attesa riapertura, non come un semplice ritorno alla sede storica di Piazza Verdi, bensì come l’apice di un ambizioso progetto di rinascita culturale e strutturale: “Cantiere Itaca”.
Questa trasformazione, orchestrata sotto la guida della Sovrintendente Elisabetta Riva, mira a ridefinire il ruolo del teatro come fulcro della vita cittadina e ambasciatore del patrimonio artistico italiano nel mondo.
Il progetto si articola su tre pilastri fondamentali: un restauro architettonico di ampio respiro, una programmazione artistica innovativa e una riorganizzazione gestionale orientata all’accessibilità e all’inclusione.
L’intervento, supportato da un investimento pubblico di 14 milioni – frutto di fondi comunali, risorse del PNRR e finanziamenti europei – si estende ben oltre la mera ristrutturazione, configurandosi come un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana.
L’adeguamento di Via del Guasto, con la creazione di un nuovo accesso, una biglietteria all’avanguardia, un bookshop dedicato, un accogliente bar/bistrot e la riqualificazione delle aree circostanti, testimoniano questa visione.
L’efficientamento energetico e il rinnovamento di camerini, laboratori e sale prove completano il quadro, preparando il teatro a rispondere alle esigenze del pubblico contemporaneo.
Un ulteriore stanziamento di 6 milioni finanzierà il restauro della torre scenica, un elemento distintivo dell’edificio, che proseguirà anche durante la programmazione, minimizzando l’impatto sulla fruizione artistica.
Parallelamente, si avvia una campagna di fundraising di ampio respiro.
L’obiettivo è duplice: raccogliere 2 milioni di euro per il restauro conservativo e garantire un finanziamento annuale di 1 milione per la valorizzazione artistica e gestionale.
Nasce così “I 72 Nostoi.
Il Circolo del Ritorno”, un modello di mecenatismo ispirato all’epica odissea, simbolo del viaggio di ritorno, dell’appartenenza a una comunità e della ricerca di un luogo di rifugio e prosperità: Itaca.
Questo circolo non è solo un veicolo finanziario, ma un invito a condividere un percorso culturale comune, rafforzando il legame tra il teatro e la sua comunità.
Un appello specifico è rivolto al settore privato per la riqualificazione degli spazi dedicati al pubblico: i foyer, i palchi e la magnifiche volta della Sala Bibiena, con il suo sontuoso lampadario.
Un investimento di circa 2 milioni sarà determinante per restituire a questi ambienti la loro bellezza originaria e renderli più funzionali e accoglienti.
Il contributo di Alfasigma, già partner storico del teatro, con un gesto di grande generosità, ha già finanziato la realizzazione di nuovi uffici e un ascensore, mentre l’adesione all’Art Bonus, con il credito d’imposta del 65%, offre un incentivo significativo per aziende e cittadini desiderosi di sostenere questo progetto di eccellenza, contribuendo attivamente alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale italiano.
“Cantiere Itaca” non è solo un restauro, ma un atto d’amore verso il futuro del teatro, un investimento nella cultura e un impegno verso la città di Bologna.







