Nel cuore pulsante del Teatro Comunale di Bologna, dove la musica wagneriana si prepara a risuonare con nuova intensità, si dispiega un percorso di scoperta che va ben oltre le prove di “Siegfried”. Oksana Lyniv, direttrice musicale in carica, incarnazione di una visione artistica innovativa e profondamente radicata nella tradizione, ha concepito un’esperienza immersiva che invita il pubblico a dialogare con l’opera di Richard Wagner in modo inedito.Lyniv, pioniera in un mondo ancora troppo spesso dominato da convenzioni, ha trasceso il ruolo di semplice interprete per diventare custode e divulgatrice del genio wagneriano. La sua direzione non si limita alla mera esecuzione delle partiture; è un’esplorazione continua, un pellegrinaggio intellettuale e artistico che la conduce nei luoghi natali e operativi del compositore, tra biblioteche polverose e archivi dimenticati. Qui, tra le pagine ingiallite e le annotazioni a margine, Lyniv ricerca l’essenza dell’opera, assorbendo ogni sfumatura, ogni ispirazione, ogni dubbio del maestro.Questo approccio si traduce in una mostra straordinaria, “L’impronta di Wagner – Dalla scena alle stampe”, aperta al pubblico dal 12 al 19 giugno presso la Galleria Lux in Art. Più che una semplice esposizione, è una finestra sull’anima di Lyniv e sulla sua profonda connessione con Wagner. La mostra, presentata personalmente dalla direttrice, raccoglie una collezione privata eccezionale: litografie rare, partiture autografe, corrispondenza inedita, opere d’arte dedicate all’Anello del Nibelungo.Questi manufatti, testimonianze silenziose di un’epoca e di una creatività inarrestabile, permettono di comprendere la visione di Wagner non solo come compositore, ma come drammaturgo, poeta, filosofo, un artista che ha ambito a creare un “Gesamtkunstwerk,” un’opera d’arte totale che fonde musica, parola, scena e messa in scena in un’unità organica e indissolubile. Per Lyniv, il *Gesamtkunstwerk* non è una formula estetica, ma un principio guida, una missione artistica che la spinge a ricercare un’esperienza teatrale completa, coinvolgente e trasformativa.La mostra si configura quindi come un atto d’amore verso Wagner, un omaggio a un artista che, a distanza di secoli, continua a interrogarci sulle dinamiche del potere, sulla natura dell’amore, sul significato dell’eroismo e sulla condizione umana. L’opportunità di accedere liberamente a questo patrimonio artistico rappresenta un invito a superare le barriere tradizionali tra il palcoscenico e il pubblico, per abbracciare la ricchezza e la profondità del mondo wagneriano.
Wagner a Bologna: L’impronta di un genio tra scena e archivi.
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