Il Gruppo Barilla, realtà industriale con una storia radicata nel territorio e un fatturato di quasi 4,9 miliardi di euro nel 2024, presenta il suo Rapporto di Sostenibilità, un documento che non è semplice rendicontazione, ma una fotografia di un percorso pluridecennale, diciassette anni a testimoniare un impegno costante verso un modello di business responsabile.
Questo modello non si limita a minimizzare l’impatto ambientale, ma ambisce a un ruolo attivo nella rigenerazione del pianeta e nel benessere delle comunità.
Il Rapporto, introdotto da Guido, Luca e Paolo Barilla, rivela un ecosistema di iniziative che spaziano dall’innovazione di prodotto – pensiamo al pesto confezionato in vetro riciclato, con basilico tracciabile grazie alla tecnologia blockchain per garantire massima trasparenza – alla transizione energetica e al miglioramento del profilo nutrizionale di una vasta gamma di prodotti, come quelli del marchio Mulino Bianco, dove in dieci anni si sono ottenuti risultati significativi.
Dietro questi risultati si cela un impegno tangibile verso una filiera sostenibile, che coinvolge attivamente oltre 7.
000 agricoltori attraverso il programma Barilla Sustainable Farming.
Questo programma non si limita a garantire standard qualitativi, ma promuove pratiche agricole innovative e rispettose dell’ambiente, permettendo di ottenere 815.
000 tonnellate di prodotti coltivati secondo questi principi.
L’adozione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, che copre circa il 50% del fabbisogno energetico complessivo, dimostra un concreto impegno verso la decarbonizzazione.
Gianluca Di Tondo, Amministratore Delegato del Gruppo, sottolinea come la sostenibilità sia ora parte integrante della strategia aziendale, non un elemento aggiuntivo.
Questa integrazione si traduce in un piano di azione strutturato che guarda al 2030, definendo obiettivi ambiziosi e misurabili.
Tra questi, l’approvvigionamento di 250.
000 tonnellate di materie prime provenienti da produzioni agricole rigenerative certificate rappresenta un passo fondamentale verso la ricostituzione della fertilità del suolo e la mitigazione dei cambiamenti climatici.
L’installazione di impianti fotovoltaici per raggiungere una potenza di 24 MW per l’autoproduzione di energia elettrica, non solo riduce la dipendenza da fonti fossili, ma contribuisce a creare un sistema energetico più resiliente e decentralizzato.
Il percorso delineato non è esente da sfide.
La complessità della filiera alimentare globale, le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e le incertezze geopolitiche richiedono un approccio agile e adattabile.
Tuttavia, il Gruppo Barilla si dimostra determinato a perseguire la propria visione, confidando nella passione e nell’impegno dei propri dipendenti, le vere anime di questa trasformazione.
Il futuro, come affermano i Barilla nella loro introduzione, sarà lungo e arduo, ma l’impegno rimane saldo, alimentato dalla convinzione che un’azienda possa e debba essere un motore di cambiamento positivo per il pianeta e per le persone.