L’ipotesi di accordo delineata dal Tavolo di salvaguardia della Città Metropolitana di Bologna prevede l’avvio di un contratto di solidarietà, conseguenziale alla decadenza della procedura di licenziamento collettivo, con lo scopo di tutelare i lavoratori coinvolti nella vertenza Tracmec. L’annuncio della proprietà dell’azienda Bauer Group di voler chiudere lo stabilimento e avviare una procedura di licenziamento per i 45 lavoratori ha sollevato preoccupazioni circa la delocalizzazione della produzione in Asia.All’interno del Tavolo, l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, il capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna, Stefano Mazzetti e Robert Gruber, rappresentante dell’azienda, hanno lavorato insieme a Confindustria Emilia Centrale, le rappresentanze sindacali e al sindaco di Mordano, Nicola Tassinari per raggiungere un accordo.L’esito della giornata è stato ritenuto positivo dalle parti coinvolte, che hanno convenuto sull’attivazione di un contratto di solidarietà. Questo passaggio segna la fine della procedura di licenziamento e apre una fase di ammortizzatore sociale per i dipendenti coinvolti.Secondo le organizzazioni sindacali (Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm di Imola, Fiom-CgI-Emilia Romagna e Cgil di Imola), si sono registrati dei progressi significativi durante l’incontro. È stato già fissato un incontro per lunedì successivo per la formalizzazione delle intenzioni dichiarate dall’azienda. Le mobilitazioni dei lavoratori continueranno fino a quando non verranno formalizzate dalle parti coinvolte.Il Tavolo ha confermato l’intento di tutelare i diritti dei dipendenti, ritenendo che la fine della procedura di licenziamento e l’avvio del contratto di solidarietà siano passi importanti verso una soluzione positiva per tutti.
Bologna, accordo sulle vertenze Tracmec: chiudono i blocchi con un nuovo percorso
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