Bper Banca ha formalmente concluso l’offerta pubblica di acquisto e scambio relativa a Banca Popolare di Sondrio, un’operazione che segna un passo significativo nel panorama bancario italiano.
L’adesione, pari al 58,347% del capitale sociale, ha ampiamente superato la soglia minima rinunciabile del 50%, confermando la solida volontà degli azionisti di aderire al piano di integrazione.
Questo risultato apre scenari di accelerazione nel percorso di convergenza tra i due istituti.
L’operazione, in questa fase, non si limita all’acquisizione di quote, ma prepara il terreno per una proposta di fusione per incorporazione, un’evoluzione strategica che mira a creare un gruppo bancario più robusto e competitivo.
La successiva finestra di adesione, prevista tra il 21 e il 25 luglio, potrebbe comportare un ulteriore arrotondamento della quota acquisita da Bper, rendendo la proposta di fusione ancora più solida.
Tuttavia, l’approvazione finale della fusione dipenderà da un voto positivo dei due terzi degli azionisti della Banca Popolare di Sondrio, un traguardo che richiede una comunicazione trasparente e una dimostrazione convincente dei benefici derivanti dall’integrazione.
L’operazione va ben oltre una mera aggregazione finanziaria.
Bper mira a realizzare sinergie significative, per un valore complessivo stimato in 290 milioni di euro, che spaziano dalla razionalizzazione delle strutture operative all’ottimizzazione della rete agenziale, fino all’ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi per i clienti.
L’integrazione si prefigge di generare valore non solo per gli azionisti, ma anche per il tessuto economico e sociale delle aree in cui entrambi gli istituti operano, rafforzando la capacità di sostenere l’imprenditoria locale e di promuovere lo sviluppo del territorio.
L’operazione, quindi, riflette una visione strategica più ampia, orientata a creare un’istituzione bancaria di riferimento per il futuro.