L’Emilia-Romagna proietta il proprio sguardo verso il futuro con la nomina di Francesca Bria alla presidenza di Art-ER, la società consortile incaricata di catalizzare l’attrattività, la ricerca e l’innovazione nel territorio regionale. La decisione, assunta dall’assemblea dei soci durante una riunione a Bologna, segna l’inizio di un triennio (2025-2027) cruciale per l’evoluzione del sistema produttivo e scientifico emiliano-romagnolo. Oltre alla nomina di Bria, l’assemblea ha definito anche le altre figure chiave dell’organizzazione, con Claudio Melchiorri a capo del Comitato Tecnico-Scientifico e Silva Ricci a presiedere il Collegio Sindacale, completando così la governance di Art-ER.La scelta di Francesca Bria, figura di spicco nel panorama economico europeo con una solida esperienza in politiche digitali e transizione tecnologica, riflette l’ambizione dell’Emilia-Romagna di consolidare il proprio ruolo di avanguardia nell’innovazione industriale e tecnologica. Il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha espresso grande soddisfazione per l’ingresso di una personalità di tale calibro, sottolineando come Bria sarà in grado di valorizzare un ecosistema unico, un connubio virtuoso tra imprese dinamiche, istituzioni accademiche di eccellenza, poli tecnologici all’avanguardia e capitale umano altamente qualificato.Il vicepresidente Vincenzo Colla ha tributato un sentito ringraziamento al presidente uscente, Massimiliano Bianco, per il lavoro proficuo svolto, riconoscendo il suo ruolo di ponte cruciale tra il tessuto economico locale, la ricerca scientifica e il mondo delle imprese. Colla ha inoltre espresso la convinzione che Francesca Bria sarà un acceleratore di valore per un sistema regionale che ha già dimostrato, con risultati concreti, la propria capacità di competere a livello globale. La sua leadership, si prevede, intensificherà le sinergie esistenti e aprirà nuove opportunità di sviluppo.Francesca Bria, accogliendo la sfida, ha dichiarato di voler mettere la propria expertise al servizio di una regione che possiede tutte le precondizioni per guidare la nuova politica industriale europea. Ha focalizzato l’attenzione sugli asset strategici territoriali, in particolare il Tecnopolo di Bologna, un vero e proprio motore di innovazione, e sulla fitta rete di talenti, università e centri di ricerca, un capitale intellettuale senza pari. La sua visione si concentra sull’attrazione di investimenti mirati e sulla trasformazione della conoscenza prodotta in sviluppo economico sostenibile, promuovendo un modello di crescita che coniughi progresso tecnologico e responsabilità sociale, con particolare attenzione alle sfide poste dalla transizione ecologica e dalla digitalizzazione. L’obiettivo è posizionare l’Emilia-Romagna come un polo di eccellenza a livello internazionale, in grado di ispirare e guidare il cambiamento nel panorama industriale europeo.
Bria alla guida di Art-ER: l’Emilia-Romagna guarda al futuro.
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